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Economia

Dopo 5 anni di attesa, ecco il bonus che ti aspettavi: chi può averlo e come richiederlo

Finalmente è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che rende operativo a livello nazionale l’atteso bonus per le famiglie. Ecco a chi spetta e a cosa serve

Tra addii e nuovi arrivi, anche nel 2025 sono previsti numerosi bonus/incentivi a disposizione delle famiglie come sostegno al reddito oppure agevolazioni per il pagamento di imposte e servizi o l’acquisto di beni di varie tipologie e utilità.

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Lo scorso febbraio, è stato approvato il Bonus Bollette che si concretizza in uno sconto, vincolato al possesso di determinati requisiti di reddito, sull’importo delle bollette domestiche per le forniture di luce e gas. Una misura straordinaria scaturita in seguito aii notevoli rincari sulle stesse riscontrati da inizio anno. A breve, a partire dal 28 marzo 2025, diventerà operativo un altro bonus di cui possono beneficiare le famiglie in difficoltà economica. Bonus che era atteso addirittura da cinque anni (era stato introdotto dal Gaverno Conte) e che è stato sbloccato con il DPCM n.24/2025, pubblicato recentemente sulla Gazzetta Ufficiale.

Si tratta del “Bonus Tari” o “Bonus rifiuti sociale”, una misura che consente il pagamento agevolato dell’imposta comunale sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La tassa viene calcolata in base a una quota fissa e a un’altra variabile che cambia, a livello di utenze domestiche, a seconda delle caratteristiche dell’immobile che “produce rifiuti” e del nucleo familiare che lo occupa. Non si tratta, quindi, di un’imposta che grava sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti.

Bonus Tari, come funziona e chi ne ha diritto

Già alcuni Comuni prevedono agevolazioni e sconti sul pagamento della Tari. Ora, con il decreto appena pubblicato, tali vantaggi saranno estesi a livello nazionale. In particolare, il Bonus Tari istituisce uno sconto del 25% sull’importo della tassa per quelle famiglie con un ISEE inferiore ai 9.500€ annui e tre figli a carico oppure con ISEE fino a 20.000€ solo qualora i figli a carico siano quattro.

L’applicazione del Bonus Tari avviene allo stesso modo di quello delle citate agevolazioni per il pagamento delle bollette di luce e gas. Chi possiede i requisiti di reddito stabiliti dal decreto non deve presentare alcuna domanda o essere inserito in specifiche graduatoria. L’erogazione sarà infatti automatica se si possiede una dichiarazione ISEE aggiornata e acquisita dall’INPS.

Bonus Tari, come funziona e chi ne ha diritto – temporeale.info

Sarà l’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), nei prossimi mesi, a provvedere alla raccolta e alla comunicazione ai Comuni dei dati dei redditi delle famiglie acquisiti dall’INPS. Questa procedura, da definire ancora nei dettagli operativi, consentirà l’applicazione immediata ai beneficiari dello sconto di un quarto dell’importo totale della Tari.

Chi non ha mai presentato una dichiarazione ISEE o la possiede non aggiornata, può rivolgersi per la sua compilazione e l’inserimento sul portale INPS a uno dei CAAF (Centri di Assistenza Fiscale) presenti sul territorio. L’assistenza è totalmente gratuita. Sarà lo stesso CAAF a indicarvi, dopo aver preso un appuntamento, i documenti necessari da produrre per la corretta compilazione dell’ISEE. 

Published by
Alessandro