Quasi 90 euro di bonus in busta paga, ma devi compilare questo modulo: fallo subito

C’è un nuovo bonus per i lavoratori! Per riceverlo è necessario soddisfare alcuni requisiti e, in alcuni casi, compilare un modulo

Tra le varie iniziative a sostegno dei lavoratori intraprese dal Governo lo scorso anno, vi era un esonero contributivo del 6 o del 7 per cento in favore dei dipendenti con redditi medio-bassi. Nel 2025 si è deciso di non rinnovare tale misura, purtroppo, però è stata rimpiazzata da un nuovo bonus fiscale.

Donna che compila un modulo
Quasi 90 euro di bonus in busta paga, ma devi compilare questo modulo: fallo subito – Temporeale.info

Tale bonus, rinominato anche “somma integrativa”, inevitabilmente non è destinato a tutti i lavoratori. Bensì il criterio di assegnazione del bonus si basa sul reddito. Dunque andiamo a vedere chi ha diritto e come fare richiesta.

Le fasce di reddito per il nuovo bonus fiscale e il modulo in PDF

Cominciamo col dire che tale agevolazione non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e il suo importo varia proprio a seconda del reddito. Si parte da circa 50 euro mensili per poi salire gradualmente. Nel dettaglio:

  • redditi fino a 8.500 euro: 7,1%
  • redditi tra 8.500 e 15.000 euro: 5,3%
  • redditi superiori a 15.000 euro: 4,8%

Per quanto riguarda invece le fasce di reddito più alto si riferisce di una ulteriore detrazione. Per la fascia di reddito che va dai 20.000 ai 32.000 euro, la detrazione è di 1.000 euro all’anno, dunque oltre 80 euro al mese (83,33 euro). Poi l’importo diminuisce gradualmente via via che il reddito si avvicina ai 40.000 euro (reddito massimo limite per usufruire del bonus).

Banconote da 20 Euro
Le fasce di reddito per il nuovo bonus fiscale e il modulo in PDF (Foto Ansa) – Temporeale.info

Il bonus fiscale si percepisce in busta paga e compare sul cedolino in automatico, senza bisogno di richiederne l’applicazione al proprio datore di lavoro, anche se non è escluso che lo stesso datore possa richiedere la compilazione di un modulo).

Il principale vantaggio di tale sostegno consiste nel fatto che l’aumento in busta paga non incide direttamente sul reddito percepito: in poche parole, la liquidità aggiuntiva goduta dai dipendenti è netta e non soggetta ad ulteriori imposizioni fiscali.

Chi sono i beneficiari effettivi del trattamento integrativo in busta paga?

Ecco tutte le categorie di lavoratori che hanno diritto al bonus:

  • Lavoratori dipendenti;
  • Soci lavoratori di cooperative;
  • Dipendenti in cassa integrazione (CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, assegno ordinario ed assegno di solidarietà);
  • Collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
  • Stagisti e i tirocinanti;
  • Percettori di borsa di studio, assegno o premio per studio;
  • Lavoratori socialmente utili;
  • Sacerdoti;
  • Disoccupati in regime di indennità NASpI e DIS-COLL; Disoccupati agricoli;
  • Lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio e lavoratori in congedo di paternità;
  • Revisori di società;
  • Amministratori comunali;
  • Addetti della Pubblica Amministrazione.

Di seguito invece le categorie alle quali non spetta il bonus:

  • Pensionati;
  • Lavoratori autonomi (titolari di partita IVA);
  • Incapienti (coloro che non soddisfano i requisiti minimi di reddito);
  • Coloro che hanno un reddito superiore al limite massimo

Tornando infine al modulo sopracitato (qui in formato PDF), questo può servire anche nel caso in cui il dipendente preferisca richiedere la non applicazione del bonus. Lo ricordiamo, infatti, se si gode del trattamento integrativo senza averne diritto prima o poi bisognerà restituire i soldi ricevuti. Allo stesso modo, nel caso in cui non si riceva il bonus nonostante un reddito inferiore ai 40.000 euro, lo si potrà comunque recuperare in sede di conguaglio.

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