Un dato certifica tutte le difficoltà in Italia. La situazione è in costante crisi e pare che nei prossimi anni possa peggiorare.
Negli ultimi anni l’Italia è diventato un paese che ha trovato enormi difficoltà in vari settori, situazioni al limite e un vero e proprio crollo specialmente nel mercato del lavoro. I giovani tendono a lasciare il nostro paese per avere offerte migliori, dal punto di vita e allo stesso tempo dal punto di vista economico.

L’intero sistema nostrano vive grosse difficoltà, da un lato c’è il problema relativo ai fondi con il Governo che prova ad aiutare mediante costanti e importanti aiuti, poi ci sono altre situazioni ed una delle peggiori riguarda sicuramente la sanità pubblica. Negli ultimi anni una situazione di declino costante ed anche i numeri – da questo punto di vista – parlano chiaro.
Attraverso un lungo comunicato sul portale Birme è stato testimoniato il crollo totale riguardo la professione di infermiere e addirittura l’Italia perde la media di ben 10 mila posti all’anno e precipita nelle classifiche europee. Il numero di laureati e lo stipendio basico di un infermiere sono decisivi da questo punto di vista e per questo parliamo di una professione sempre meno attrattiva nel nostro paese.
Un infermiere in Gran Bretagna percepisce cifre nettamente superiori rispetto a quelle di un infermiere in Italia e per questo sono sempre di più i professionisti di questo ambito che preferiscono cambiare paese.
Italia in crisi, la sanità trema: il dato parla chiaro
Nel 2022 – come riporta il Ministero della Salute – vi era la media di 6.5 infermieri ogni 1000 abitanti, già era un numero abbastanza minimo, specialmente visto la poca uguaglianza nel paese, ma ora i dati parlano di una media in questo momento di 5.01 infermieri ogni 1000 abitanti, un numero davvero misero per sostenere l’intero paese.

E questo numero tende poi a crollare se guardiamo al Centro Sud con tutte le regioni del Mezzogiorno alle prese con un’evidente carenza di infermieri, un problema non da poco e ormai costante nel nostro paese. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha tuonato riguardo questo momento di difficoltà nel nostro paese:
“Siamo di fronte ad un quadro che compromette l’intero funzionamento della sanità pubblica e che mina l’equità nell’accesso alle cure, soprattutto per quel che riguarda le persone più anziane e più vulnerabili, sia per il sistema ospedaliero che quello territoriale”. Insomma occorre trovare una soluzione per l’Italia che vive un serio problema riguardo gli infermieri e i dati sono terribili.