In pensione a 67 anni? No, ora puoi andare in anticipo: svelati gli importi

La pensione ad un certo punto della propria vita diventa un elemento chiave della propria vita ed anche un pensiero fisso.

Quando arriviamo ad un certo punto della nostra vita si diventa più anziani e – ovviamente se si arriva a quel punto – non possiamo non pensare al ruolo della pensione. Le persone smettono di lavorare e si ritirano a vita di riposo e di un meritato relax, tendono ad una certa età a lasciare il mondo del lavoro.

pensione e soldi
In pensione a 67 anni? No, ora puoi andare in anticipo: svelati gli importi – Pixabay – Temporeale.info

Ufficialmente una persona tende a ritirarsi dal mondo del lavoro all’età di 67 anni, invece come riporta il sito di Brocardi.it c’è la possibilità di andare in pensione anche prima di questa età ma ovviamente poi bisogna fare i conti con una chiara riduzione dell’assegno relativo a questo emolumento. Ci sono vari fattori per determinare il calcolo della pensione.

Quando parliamo di un pensionamento anticipato inoltre il calcolo avviene mediante due sistemi e ovvero il sistema retributivo e quello contributivo. Il sistema retributivo riguarda le retribuzioni percepite entro il 1995 mentre il sistema contributivo è legato a ciò che riguarda il periodo successivo al 1995 e dipende dai contributi versati e anche dal coefficiente di trasformazione applicato, coefficiente che varia in base all’età in cui si va in pensione.

Pensioni anticipate, molto è legato al coefficiente di trasformazione applicata

Ad un certo punto della nostra vita, dopo oltre 40 anni di lavoro, capita di voler andare in pensione, ed anche se non si è arrivati ai 67 anni si tende a voler godersi la vita e una meritata pensione. In questi casi – nonostante i tanti anni di pensione – capita comunque di perdere soldi per la pensione che cambia a seconda dell’età di pensionamento.

persone anziane
Pensioni anticipate, molto è legato al coefficiente di trasformazione applicata – Pixabay – Temporeale.info

Se prendiamo come esempio un montante accumulato contributivo di 250 mila euro, bhe l’Inps applicherà il coefficiente di trasformazione in base all’età e cambia dai 64 ai 67 anni, un cambiamento che può avvenire ogni anno. Se una persona va in pensione a 64 anni ad esempio il coefficiente di trasformazione sarà di oltre il 5 % e una persona perderà quindi oltre 1300 euro annui, di certo non poco.

La situazione cambia ogni anno in più che si avvicina al pensionamento, si arriva a recuperare 400 euro circa ogni anno fino a non perdere nulla sulla pensione una volta raggiunti i 67 anni. Quindi si può andare in pensione anticipata ma è tutto legato ai soldi che uno può perdere o meno.

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