GAETA E MINTURNO – Indagini in tutta Italia da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei Comuni che hanno un appalto dei rifiuti gestito dalla Ecocar.
Nel sud pontino, in particolare, gli enti coinvolti sono Gaeta e Minturno, ma nei giorni scorsi i carabinieri hanno già fatto visita, tra gli altri, al Comune di Anzio, dove la situazione è critica in quanto il bando di gara dei rifiuti è da tempo in sospeso a causa di una serie di ricorsi, assegnazioni e revoche tra la prima e la seconda ditte aggiudicatarie. Tra l’altro, proprio tre giorni fa la EcoCar ha ottenuto un’importante vittoria con la sentenza della seconda sezione del Tar del Lazio, che ha accolto il suo ricorso rimuovendo l’interdittiva antimafia e togliendo in questo modo le cause ostative alla sua vittoria nell’ultimo bando di appalto per la raccolta dei rifiuti ad Anzio.
Secondo quanto si apprende, la Dda è interessata alla documentazione del bando di gara dei rifiuti affidato alla ditta di Roma, colpita da un’interdittiva antimafia che era stata sospesa grazie ad un ricorso al Tar. Ma a quanto pare da Roma vogliono vederci chiaro se sull’azienda della famiglia Deodati “sussistono tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata”, come recita l’interdittiva.
Anche nei Comuni di Gaeta e Minturno è giunta la richiesta del giudice Paolo Ielo della Dda di Roma che chiede copia della documentazione del bando e di tutte le ditte che hanno partecipato ma anche l’elenco completo di tutte le persone che lavorano all’interno degli uffici comunali. A Minturno, dove è in vigore un appalto temporaneo che va avanti di proroga in proroga da un anno, la Dda ha già preso tutta la documentazione, mentre a Gaeta – che ha appalto definitivo di sette anni – nei prossimi giorni.
Giuseppe Mallozzi