PONZA – Mentre i parlamentari 5 stelle si preparano a sbarcare sull’isola di Ponza per dire la loro in tema di dissalatore, Acqualatina è quasi pronta a fornire l’acqua a Ponza tramite il porto di Gaeta. È questa l’ultima novità assoluta in termini di approvvigionamento idrico, in grado di ridurre drasticamente i costi per gli abitanti dell’isola. Effettuato nei giorni scorsi, il test di caricazione ha avuto buon esito, tanto che la linea Gaeta – Ponza potrebbe diventare presto una solida realtà.
Sulle banchine dello scalo commerciale, ha operato Acqualatina, in collaborazione con la “Port Utilities”, società di emanazione dell’autorità di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Vettore di trasporto è invece la nave cisterna “Rosanna”, appartenente alla flotta della compagnia Vetor. L’esperimento avrebbe confermato le attese, tanto che Acqualatina starebbe già approntando le attrezzature necessarie per attivare il traffico.
Del resto la spending review è in questo caso lampante. Attualmente la risorsa idrica, proveniente dagli acquedotti di Cassino, viene caricata a Napoli o a Castellammare di Stabia, distante dall’isola lunata 66 miglia. Un percorso che non ha motivo di stare in piedi considerando che il percorso Ponza – Gaeta è di circa la metà (32 miglia). Riduzione dei costi del carburante dunque, ma anche dei tempi del trasporto: dalle 8 o 9 ore attuali alle 3 o 4 future. Per il porto di Gaeta è l’introduzione di un nuovo traffico non pulvirulento, insieme a quello lapideo proveniente dalle cave di Coreno.
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