Germi e batteri si annidano ovunque andando a contaminare oggetti con cui veniamo a contatto ogni giorno. Attenzione in particolare ad alcuni ai quali non possiamo rinunciare
Gli anni della pandemia da Covid ci hanno lasciato in eredità l’adozione di alcune pratiche che, precedentemente, venivano ignorate o non eseguite con la costanza richiesta. Pensiamo, ad esempio, a un gesto banale ma al contempo virtuoso come lavarsi le mani, un’azione necessaria per eliminare sporco e germi potenzialmente patogeni.

Germi e batteri che – spesso lo ignoriamo – ma si annidano ovunque sulle superfici di oggetti sui quali mettiamo le mani ogni giorno. Pensiamo, ad esempio, agli schermi degli smartphone. Una ricerca della rivista scientifica Focus ha dimostrato come su di essi possano depositarsi l’80% dei batteri conosciuti in circolazione, tra cui specie pericolose come lo Staphylococcus e l’Eschierichia Coli ma anche muffe e funghi in grado di farci ammalare.
Chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici ha un poco invidiabile imbarazzo della scelta degli oggetti con cui contaminarsi. Si pensi, solo per citare uno dei tanti ricettacoli di batteri, ai corrimano di autobus e metropolitane dove si annidano numerosi agenti patogeni che dalle mani si possono trasferire successivamente al viso e agli occhi, aumentando il rischio di infezione. Fondamentale in questi casi un’immediata igiene della mani con acqua e sapone o gel detergenti, tuttavia non sempre possibile considerate le particolari condizioni in cui ci si trova.
Le utilizziamo tutti giorni e abbondano di germi e batteri, come difendersi
Altri oggetti che in tanti maneggiamo ogni giorno e sul quale germi e batteri abbondano in quantità sono le spugne e i panni da cucina, quelli necessari per pulire le stoviglie o lavare piani cottura, lavandini e tavoli. Pensate che da uno studio effettuato da ricercatori tedeschi è emerso che su questi strumenti di utilizzo quotidiano possono annidarsi addirittura 54 miliardi di batteri per centimetro cubo, gran parte dei quali fortunatamente innocui per l’uomo.
Batteri che trovano un habitat favorevole in cui proliferare tra i residui di sporco e di cibo e nell’ambiente umido del materiale poroso di cui sono fatte le spugne che può arrivare ad ospitare anche patogeni altamente pericolosi come la Salmonella.

Anche nel caso delle spugne da cucina (o per il bagno) possono essere adottate utili accorgimenti funzionali a limitare i rischi per la nostra salute. Il primo, ed essenziale, consiste nella pulizia accurata e costante di questi oggetti che non va effettuata solo strizzandoli per eliminare l’acqua rimasta ma anche con altri metodi come l’immersione in acqua bollente o in una soluzione contenente candeggina o sapone di Marsiglia. Può essere efficace, infine, anche un lavaggio completo in lavastoviglie ad alta temperatura.
Tutti rimedi utili, insomma, con la raccomandazione fondamentale a sostituire sempre le spugne e i panni da cucina ogni due o tre settimane dal loro primo utilizzo, azione che va anticipata ovviamente qualora notiamo rotture, deterioramenti oppure la persistenza di un olezzo maleodorante.