Le usiamo tutti i giorni ma possono essere molto dannose per la nostra salute. Se notate questo dettaglio, sostituitele immediatamente
Non si può non essere sorpresi quando veniamo a conoscenza di potenziali pericoli per la nostra salute che si annidano in oggetti che si usano quotidianamente in casa.

Abbiamo già scritto recentemente di come le spugne da cucina, se non correttamente igienizzate, possono diventare il luogo ideale per la proliferazione di specie batteriche anche molto pericolose come l’Escherichia Coli o la Salmonella. Restando sempre nello stesso ambito, un altro strumento cui prestare particolare attenzione è quello delle padelle antiaderenti utilizzate per cucinare e friggere gran parte degli alimenti che consumiamo a tavola.
Non tutti lo sanno ma le padelle antiaderenti sono realizzate con sostanze perfluorurate e polifluorurate (PFAS), conosciute per l’elevata resistenza al degradamento nonché per le loro peculiarità idrorepellenti e oleorepellenti. Rientrano in queste sostanze, materiali plastici come il Teflon, il Fluon o l’Inoflon, tutti utilizzati per il rivestimento del fondo antiaderente delle padelle, quello sui cui poggiamo le pietanze da cucinare.
Padelle antiaderenti, ecco quando diventano pericolose
In un recente video pubblicato su Instagram, il professor Matteo Bassetti ha ribadito come le padelle antiaderenti da strumento indispensabile in cucina possono rappresentare anche un potenziale pericolo per la nostra salute. Ciò avviene quando il loro fondo è graffiato. Basta infatti anche un graffio lieve per favorire la liberazione di un’ingente quantità di microplastiche che vanno a contaminare il cibo che cuciniamo.
Microplastiche presenti sul cibo che, inevitabilmente, saranno ingerite con conseguenze non di poco conto. Il Teflon e gli altri PFAS sono infatti anche conosciuti come sostanze chimiche eterne per la citata elevata resistenza alla degradazione ambientale. Pertanto, in quanti tali, possono permanere per un tempo non quantificabile nel nostro organismo con effetti nocivi impattanti soprattutto con un utilizzo prolungato delle padelle danneggiate che continueranno a liberare microplastiche in quantità.

Diversi studi realizzati sull’effetto dei PFAS hanno dimostrato come queste sostanze plastiche siano correlate alle possibile cause dell’insorgere di gravi patologie come disturbi dello sviluppo e neurocomportamentali, infertilità, danni al fegato e tiroide e anche tumori.
Fortunatamente, questi rischi si possono prevenire facilmente. Non appena si nota, infatti, anche un graffio minimo sul fondo delle padelle si deve provvedere alla loro immediata sostituzione senza alcun indugio. Non attendete che il graffio si allarghi e diventi una scalfittura, se la base non è più uniforme, la padelle va sostituita repentinamente con un’altra dello stesso materiale oppure con un’altra in rame o ceramica che possa consentirvi di tornare a cucinare i vostri cibi in sicurezza e senza pericolose contaminazioni.