Esenzioni, scadenze e calcolo, ecco come procedere con il pagamento del Bollo Auto per il 2025
Tra le spese connesse al possesso di un automobile, il Bollo Auto, insieme all’assicurazione RC e alla revisione periodica, è una di quelle obbligatorie per i proprietari.

Il motivo va ricercato nell’essenza di questa imposta che grava sulla proprietà dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico, indipendentemente dalla loro circolazione o meno. Il pagamento del Bollo va effettuato ogni anno con la scadenza che varia a seconda della data di immatricolazione del mezzo. L’importo non è uguale per tutti ma varia in base alle caratteristiche del veicolo.
Le modalità di calcolo dell’importo sono comunque uguali per tutti e scaturiscono dalla moltiplicazione dei Kw di potenza del mezzo (come indicato dal libretto di circolazione) e della tariffa unitaria applicata in base alla sua classe ambientale (Euro 0, Euro 1, Euro 2 e così via) cui va aggiunta l’addizionale IRPEF della regione di residenza dell’intestatario. Quest’ultimo è un particolare di non poco conto. Il Bollo Auto è, infatti, un’imposta regionale. Sono le regioni stesse, pertanto, in completa autonomia a gestirne modalità di riscossione ed eventuali esenzioni sul pagamento.
Esenzioni e sconti sul Bollo Auto, quali sono quelle confermati per il 2025
A proposito di esenzioni, resta confermata per il 2025 quella, valida in tutte le regioni, per i proprietari che godono dei benefici della Legge 104. La documentazione da presentare per ottenere l’esonero dal pagamento varia a seconda della regione di residenza. Pertanto, vi consigliamo di consultare il sito della vostra per visionarla. Per la compilazione e l’invio, potete ricorrere anche al supporto gratuito di un CAAF.

Tutte le regioni italiani prevedono l’esenzione totale dal pagamento del Bollo Auto per le auto elettriche fino al terzo o al quinto anno di immatricolazione. Esenzioni sono in vigore anche per le ibride ma solo in alcune regioni. Non pagano il bollo nemmeno le auto storiche. Rientrano in questa categoria, i veicoli con almeno 30 anni dalla loro prima immatricolazione. Per quest’ultimi, è previsto comunque il pagamento di una tassa di circolazione di importo comunque inferiore.
Alcune regioni, come la Lombardia e la Campania, prevedono la possibilità di pagare il bollo con la domiciliazione bancaria. Chi aderisce a questa opportunità, inoltrando l’apposita documentazione, può usufruire di uno sconto sull’importo di almeno il 15%. Verificate se anche la vostra regione lo consente.
Cose succede se si paga il Bollo in ritardo
Se si paga il bollo auto in ritardo si applicano sanzioni e mora sull’importo che variano proprio in base ai giorni di ritardo con cui viene effettuato il pagamento. In particolare si andrà a pagare
– lo 0,1% dell’importo originario se si procede entro 14 giorni
– l’1,5% in più del costo se si paga tra i 15 e i 30 giorni oltre la scadenza
– l’1,67% più interessi di mora tra i 32 e i 90 giorni
– il 3.75% più interessi di mora tra i 91 giorni e un anno
– oltre un anno, la multa è pari al 30% della tassa dovuta più interessi di mora calcolati per ogni semestre di ritardo
Il Bollo Auto può essere pagato presso le sedi dell’ACI, le banche, gli uffici postali, le tabaccherie, le agenzie di pratiche automobilistiche. Si può procedere anche online tramite il sito dell’ACI, l’app IO o i portali delle regioni accedendo con le proprie credenziali SPID o la carta d’identità elettronica. Sul sito dell’ACI trovate anche un calcolatore per verificare l’importo del bollo che grava sul vostro veicolo.