Tanti omaggi nell’addio a Papa Francesco, ma anche dure critiche: attacco frontale alla figura del Pontefice scomparso, cosa è successo
Una giornata di grande commozione, quella di oggi, a Roma, con i solenni funerali di Papa Francesco. Migliaia e migliaia di fedeli si sono riuniti nella Capitale, per l’estremo saluto al Pontefice che ci ha lasciato lunedì scorso, a 88 anni, dopo una lunga malattia.

Un vero e proprio bagno di folla, come previsto, per un Papa che nei suoi dodici anni di pontificato ha saputo farsi apprezzare e amare. Il ricordo resterà vivo nel cuore di molti, la Chiesa e tutta la cristianità piangono la sua scomparsa ma adesso, dopo il lutto, è il momento di guardare avanti. Presto verrà indetto il conclave per l’elezione del nuovo Papa, sono diversi i cardinali che possono ambire al soglio pontificio e c’è grande incertezza su chi raccoglierà l’eredità di Francesco.
I pareri sulla figura di Bergoglio, comunque, non sono unanimi. C’è anche chi, dopo la sua morte, lo critica duramente e va all’attacco. Le ultime dichiarazioni, in tal senso, lasciano tutti sotto shock.
Papa Francesco, il vescovo scomunicato Carlo Maria Viganò lo attacca: “Deve rendere conto dei suoi crimini”
Tra i detrattori del Papa scomparso, Carlo Maria Viganò, vescovo che era stato scomunicato lo scorso anno e che dopo la morte di Francesco ha riservato a lui parole durissime.

Viganò ha affidato a un post sul suo profilo su ‘X’ le sue considerazioni, che sono destinate a far discutere a lungo. Si torna a un episodio del 2018, quando Eugenio Scalfari aveva riferito le parole che Bergoglio gli avrebbe confidato sulla sua visione dell’Aldilà. “Bergoglio sosteneva che non esiste alcun inferno e che le anime peccatrici scompaiono – ha spiegato Viganò – Sono farneticamenti ereticali, che si oppongono alla fede cattolica. Esiste un Giudizio particolare per tutti, cui anche Bergoglio non può sottrarsi. Dovrà rendere conto dei crimini di cui si è macchiato, ha usurpato il soglio di Pietro per distruggere la Chiesa cattolica e far perdere tante anime. E’ stato un non-papa, che non potrà più nuocere, ma restano i suoi eredi, altrettanto eversori. I cardinali che ha creato vogliono assicurare la continuazione della destrutturazione del Papato“. L’atmosfera, in vista del conclave imminente, si fa piuttosto tesa.