Se vai in bagno di notte, ti fanno la multa: questa non la sapeva nessuno

Andare in bagno di notte può costare una multa piuttosto pesante: la sentenza della giustizia che mette tutti in allarme

Andare in bagno è una necessità fisiologica ineludibile per tutti, su questo non ci sono dubbi. Può capitare di farlo diverse volte durante il giorno, ma in alcuni casi può rendersi necessario anche farlo di notte, risvegliandosi improvvisamente.

Persona in bagno di notte
Se vai in bagno di notte, ti fanno la multa: questa non la sapeva nessuno – Temporeale.info

Sarà capitato a tutti di doverlo fare e non c’è nulla di strano. Ma si tratta di un qualcosa che, in maniera inattesa, può generare non pochi problemi e portare addirittura a subire una forte multa. Vi spieghiamo per quale motivo.

Scarico del bagno troppo rumoroso di notte, il giudice condanna a una multa di 500 euro all’anno: il caso

Ciò che si fa una volta espletate le funzioni fisiologiche al WC è tirare lo sciacquone, che però di notte può essere troppo rumoroso. Fino a causare il disturbo della quiete nel palazzo in cui ci si trova. Fa discutere, in merito, una recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha rilevato l’opportunità di una sanzione per il disturbo alla quiete notturna.

Wc e bidet
Scarico del bagno troppo rumoroso di notte, il giudice condanna a una multa di 500 euro all’anno: il caso – Temporeale.info (foto da Pixabay)

Il caso in questione risale addirittura al 2003 e si è concluso dopo una dura battaglia legale. In un condominio di La Spezia, a seguito dei lavori di ristrutturazione in un appartamento, era stata cambiata la posizione del bagno, mettendola in adiacenza con la stanza da letto di un altro condomino. In questo modo, il rumore dello sciacquone diventava distintamente percepibile ed era stato ritenuto intollerabile nelle ore notturne.

I giudici si sono espressi sul caso e hanno valutato la portata del disturbo acustico, considerando inoltre che il nuovo scarico avesse un livello di decibel superiore di tre unità ai limiti stabiliti dalla legge. Nella sentenza della Corte di Cassazione, dunque, è stata confermata la decisione precedente che era stata presa dalla Corte d’Appello di Genova. I proprietari dell’appartamento ristrutturato sono stati condannati al pagamento di una sanzione di 500 euro all’anno come risarcimento del danno subito. Il tema crea un precedente particolare, per cui si dovrà tenere debitamente conto del rispetto degli spazi e della privacy altrui, ponendo attenzione nel momento in cui si dovessero effettuare dei lavori di ristrutturazione di un appartamento, contemperando adeguatamente questo tipo di esigenze.

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