Il nuovo Papa e la storia dell’umanità: i presagi non lasciano ben sperare! Ecco cosa è emerso nelle ultime ore
A 48 ore di distanza dal funerale di Papa Francesco, i cardinali riuniti nella quinta Congregazione generale hanno annunciato che il Conclave per eleggere il prossimo Pontefice avrà inizio nella giornata di mercoledì 7 maggio. Come ogni qual volta che si parla di successione del capo della Chiesa Cattolica, tornano in auge le vecchie profezie. Su tutte ce ne sono un paio che hanno già generato grande scalpore tra i fedeli e non solo.
In primo luogo c’è la profezia di Michel de Nostredame, meglio noto come Nostradamus. L’astrologo vissuto nel XVI secolo nel 1555 pubblicò una raccolta di previsioni molto suggestiva. Tra queste, una riguarda proprio l’argomento del Papa: «Quando morirà un Pontefice molto anziano, verrà eletto un romano di buona età. Si dirà che indebolisce il trono, ma durerà a lungo. Un giovane dalla pelle scura, con l’aiuto del grande re, consegnerà il sacco a un altro dalla pelle rossa».
La profezia sul nuovo Papa fa tremare il mondo: la previsione è da brividi
Ma se dalla profezia di Nostradamus ‘si desume’ soltanto che il prossimo Papa dovrebbe essere di giovane età e con la pelle nera (e dunque si tratterebbe solo di una curiosità), decisamente più significativa – sarebbe meglio dire “scioccante” – è un’altra previsione che arriva dal Regno Unito. Ci riferiamo a quella di San Malachia, che in queste ore sta letteralmente facendo venire i brividi al mondo intero.
San Malachia era arcivescovo irlandese del XII secolo. Durante la sua carriera ecclesiastica, pubblicò un elenco di 112 motti scritti in latino, ciascuno riferito a un Papa. Ebbene il Pontefice di nome “Francesco” era indicato da San Malachia come il numero 111, mentre il 112° corrisponderebbe a “Pietro il Romano”, del quale si afferma: «Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge tra molte tribolazioni. Quando queste saranno concluse, la città dei sette colli sarà distrutta e il Giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Fine».
Nella previsione dell’irlandese si disegna dunque uno scenario catastrofico per la Chiesa e, con ogni probabilità, per il mondo in generale. La speranza di tutti è che, come spesso capita, tale profezia dai caratteri apocalittici possa essere smentita dalla storia. Magari venendo sostituita da una realtà fatta di pace e solidarietà, come vorrebbe il caro Papa Bergoglio.
