CASSINO – Scontro aperto tra l’associazione nazionale forense (Anf) ed in consiglio dell’ordine degli avvocati (Coa) del tribunale di Cassino. Il sindacato degli avvocati di Cassino (il cui direttivo è composto dagli avvocati Patrizia Menanno, Massimo Clemente, Antonello Camastro, Edoardo Patini, Franco Di Stefano, Giuliana Sardelli, Ernesto Schiano e Gianfranco Testa invoca trasparenza nella gestione dell’ordine a cominciare dalla pubblicazione dei dati nel sito web, per poi entrare nel merito dell’assegnazione di consulenze ed incarichi ricevuti dai consiglieri in carica. Di seguito la nota completa.
Il Direttivo dell’A.N.F.(Associazione Nazionale Forense), Sindacato Avvocati di Cassino, ha, questa mattina, depositato presso il C.O.A. di Cassino una nota in cui ha evidenziato che il sito dell’Ordine non risponde ai requisiti previsti dalla legge sul riordino della trasparenza. In particolare, è completamente assente la sezione Amministrazione Trasparente e non vengono pubblicate le informazioni cui anche gli Ordini sono tenuti, in un’ottica di trasparenza, buona amministrazione e prevenzione dei fenomeni della corruzione (L.69/2009, L.213/2012, Dlgs 33/2013, L. 190/2012). Dal sito web dell’Ordine non si evince neppure l’adozione di un Piano della Trasparenza, di un Piano delle Performances, di un Piano Anti Corruzione e degli altri strumenti previsti per garantire anche un controllo esterno sull’operato del C.O.A..
Per questi motivi, stante la necessità e obbligatorietà di dar corso ai prescritti adempimenti normativi, l’A.N.F. Sindacato Avvocati di Cassino ha invitato l’Ordine a pubblicare immediatamente i dati mancanti (tra gli altri, concessioni di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese; attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti ed imprese per lavori, forniture di beni e servizi; incarichi e consulenze e comunque di vantaggi economici di qualunque genere di cui all’articolo 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ad enti pubblici e privati).
Il Consiglio dell’Ordine è stato invitato, poi, a rendere noti il numero degli incarichi assegnati negli ultimi 5 anni ai Consiglieri in carica (ed ai colleghi di studio e/o soci) dalla Presidenza del Tribunale di Cassino (arbitrati) e dalle Sezioni Fallimentare ed Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Cassino (curatele, concordati, custodie, vendite delegate), indicando il relativo valore degli incarichi assegnati.
Il nostro Sindacato pone al centro delle proprie politiche il rispetto del professionista, rispetto che si attua anche attraverso un corretto rapporto informativo tra l’Ordine e i propri iscritti. La trasparenza non è un optional né possono chiedersi agli Avvocati atti di fede. Gli iscritti hanno il diritto di conoscere puntualmente le attività e l’utilizzo del denaro da parte del Consiglio dell’Ordine. Altro punto focale, perché riguarda la vita stessa dei tantissimi professionisti, posto all’attenzione di questo Sindacato più volte da giovani e meno giovani, è di conoscere gli incarichi che vengono assegnati e le modalità di assegnazione, argomento sul quale vige da anni un inspiegabile riserbo.
L’azione intrapresa mira ad una soluzione dialettica di annosi problemi che non possono fingersi inesistenti, né possono essere sottovalutati da chi rappresenta l’intera classe forense del Lazio meridionale e non solo una parte di essa.
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