MINTURNO – Colpo di scena al consiglio comunale di Minturno. Questa sera i consiglieri dell’opposizione Mimma Nuzzo, Gerardo Stefanelli e Raffaele Chianese non si sono presentati e hanno firmato una dichiarazione consegnata al segretario comunale Massimina De Filippis da far mettere agli atti.
Quello di questa sera era un consiglio comunale straordinario, che era stato rinviato da venerdì scorso e verte sul riaccertamento dei residui attivi e passivi. Stefanelli ha letto ai consiglieri la seguente dichiarazione indirizzata dal presidente del consiglio comunale Gianni Izzo e poi ha abbandonato l’aula.
“Signor Presidente del Consiglio – recitava il documento letto in aula dall’esponente del centrosinistra – è con forte rammarico e viva sofferenza che i sottoscritti Consiglieri Comunali Le comunicano la decisione di non essere presenti al Consiglio Comunale della data odierna, ritenendo di non doversi prestare a gestire una farsa che non fa onore al popolo di Minturno.
Più volte ci siamo rivolti a Lei perché garantisse i diritti della minoranza nell’osservanza delle regole e degli impegni assunti in sede di Consiglio, un Consiglio altrettante volte delegittimato nella sua sacralità. Stanchezza, delusione, mortificazione, umiliazione. E con noi tanti cittadini parimenti stanchi, delusi, mortificati, umiliati.
Soprattutto oggi, dove andrete ad approvare una delibera che impegnerà cittadini ignari e inconsapevoli in un accantonamento di 50.000 euro l’anno per 30 anni, scelta gravissima che testimonia l’incapacità amministrativa della Giunta da Lei garantita e che graverà sulla gestione delle risorse economico-finanziarie del nostro Ente senza motivazioni condivise o almeno relazionate nelle commissioni all’uopo preposte.
Un’amministrazione che continua a togliere ai poveri per dare ai ricchi. Un’amministrazione con frizioni fortissime all’interno della sua maggioranza, dove pure qualcuno, lasciando trapelare il proprio profondo malessere, tenta di lanciare messaggi attraverso l’assenza in Consiglio Comunale.
Un’amministrazione vuota di ogni autorevolezza nei rapporti con i Responsabili di Servizio, come si evince anche dalle relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti. (È ormai notorio che alcuni Responsabili gestiscono la “cosa pubblica” come cosa privata).
Su tutti voi la responsabilità di aver portato la nostra città a un punto di estremo disagio e di difficile se non impossibile recupero. Una città paralizzata dalla mancanza di un progetto complessivo di sviluppo e priva di adeguata attenzione ai problemi dei cittadini.
Per tutte queste ragioni – conclude la lettera a firma di Stefanelli, Nuzzo e Chianese – e le tante altre da noi poste in evidenza in questi tre anni, perché si faccia chiarezza e perché i cittadini sappiano oggi non saremo in Aula”.
Giuseppe Tomao si è unito a quanto dichiarato nella nota dei colleghi dell’opposizione ma è restato in consiglio comunale votando no all’approvazione dei residui. Pino Russo, presente a inizio seduta, è andato via quasi subito senza votare.
Questa sera la maggioranza era al completo e ha votato compatta per l’approvazione dell’unico punto all’ordine del giorno. L’unica frizione è stata dovuta ad Americo Zasa, che ha sollevato il problema di un mancato pagamento per l’occupazione del suolo pubblico, in particolare del Luna Park al campo sportivo di Scauri, ma sia l’assessore al bilancio Gianfranco Colacicco che il responsabile del servizio finanziario Antonio Rasile, che lo stesso Tomao hanno portato all’attenzione del consigliere di maggioranza la documentazione attestante la regolarità dei pagamenti.