FORMIA – “Non è un azzeramento, ma solo un mini rimpasto”. Anticipa così la presentazione ufficiale della giunta l’ex assessore Giuseppe Masiello. La crisi del comune di Formia è ormai entrata nella sua terza settimana, ma, mentre la lista degli assessori con il passare delle ore perde sempre più interesse (gli ultimi rumors la vogliono così composta: per il pd Enzo Treglia, Giovanni Costa e Claudio Marciano, per la lista civica “Ripartiamo Insieme” Eleonora Zangrillo e Cosmo Bianchini, Mariarita Manzo nuovamente per sel, mentre il sindaco ha annunciato di voler tenere per se l’urbanistica), si pensa inevitabilmente anche al dopo Bartolomeo. È lo stesso sindaco infatti in un passaggio del suo ultimo comunicato stampa a definire, quello attuale, l’ultimo suo mandato. Non sfugge dunque il “traghettamento” che si prepara per i tre anni che precederanno la fine della consiliatura.
L’ingresso di Giovanni Costa in giunta significherebbe anche automaticamente la sua sostituzione nel consiglio comunale con Pietro Filosa, consigliere particolarmente vicino da sempre al primo cittadino. Ma il pd di Formia si divide sempre più per correnti. Sarà questa la vera scommessa che Bartolomeo dovrà affrontare nella seconda parte del suo mandato. E che vedrà Giuseppe Masiello ed i consiglieri comunali a lui vicini (Sandro Zangrillo, Gennaro Ciaramella ma forse anche altri), tra i principali protagonisti. Masiello anticipa per venerdì la costituzione di una nuova associazione socio – politica.
“Rimango nel pd, non ho nessuna intenzione di uscirne – spiega – del resto non ho violato nessuna norma dello statuto. Penso ad ogni modo che si possa fare politica anche senza essere presenti in consiglio comunale o ricoprire la carica di assessore”. In particolare è il mancato allargamento del pd (salito al potere con percentuali di poco superiori al 10%, mentre il passaggio al ballottaggio del sindaco è avvenuto con una percentuale attorno al 25) a spingere verso la ricerca di forme di aggregazione rimaste fin qui lettera morta.