Minturno / Servizio di salvamento sotto accusa, i rilievi dell’ufficio demanio: “Illegittimità sostanziali”

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MINTURNO – Parla di “evidenti errori” e di “illegittimità sostanziali” il responsabile del servizio demanio Antonio D’Angelo in una lettera inviata al sindaco Paolo Graziano e alla giunta comunale, e per conoscenza al segretario generale Massimina De Filippis, al presidente del consiglio comunale Gianni Izzo e al responsabile del servizio finanziario Antonio Rasile. L’argomento è quello relativo alla delibera di giunta n. 145 del 29 giugno scorso che tratta della sicurezza delle spiagge libere di Scauri e Marina di Minturno.

Vincenzo Fedele
Vincenzo Fedele

In particolare, nella delibera di indirizzo immediatamente esecutiva, su proposta dell’assessore al demanio Vincenzo Fedele, l’amministrazione comunale provvede “ad assicurare per la stagione balneare 2015, in base alle disponibilità di bilancio di cui al Peg anno 2015 in proroga 2014, il servizio di vigilanza e salvataggio sui tratti demaniali marittimi a libero utilizzo dando priorità a quelli in cui si registra maggiore affluenza di pubblico e che risultano essere esposti a maggior rischio per pericolosità di tratto”. Per questo motivo, come già negli anni scorsi, dovrà essere bandito un avviso pubblico per affidare il servizio di salvamento ad una società esterna, in quanto il Comune “non è tecnicamente organizzato per fornire i servizi sulle spiagge libere attrezzate di propria competenza”.

Nelle passate stagioni estive, il servizio è stato affidato alla Cooperativa Escara, unica partecipante ai vari bandi, con un ribasso di appena l’1%. E non sono mancate polemiche, perché figurava come amministratore unico Gabriele Caruso, vicino al sindaco Graziano ed ex delegato alle problematiche relative alla Centrale Nucleare del Garigliano. Tra l’altro, non si sono sprecate le denunce in merito presunti favoritismi presentate a Carabinieri e Guardia di Finanza in questi tre anni, concluse in un nulla di fatto.

Fino all’anno scorso, il responsabile del servizio demanio e pua era il geometra Giuseppe Papa, recentemente andato in pensione. Il suo posto è stato rilevato dall’Architetto Antonio D’Angelo, che si occupa anche di sicurezza sul lavoro, condoni edilizi, paesaggistica e urbanistica.

Antonio D'Angelo
Antonio D’Angelo

Secondo quanto evidenzia D’Angelo, non sarebbe obbligatorio per il Comune di Minturno affidare il servizio di salvamento non disponendo l’Ente di spiagge libere attrezzate ma solo di spiagge libere.

“Ancora una volta, mio malgrado – si legge nella lettera, dalla quale si evince anche una certa insistenza da parte della giunta nell’approvare il bando per l’affidamento del servizio di salvamento – sono costretto a precisarvi che il Pua, seppur adottato, non ha alcuna rilevanza giuridica non essendosi completato l’iter procedimentale di approvazione, ragion per cui sono assolutamente privi di pregio i richiami alle spiagge libere attrezzate, asseritamente previste in esso Pua”.

E prosegue: “Prescindendo poi da alcuni errori materiali vi rappresento che il nostro arenile è dotato di spiagge libere e non di spiagge libere attrezzate per le quali, come già ribadito più volte, non è assolutamente obbligatorio garantire e predisporre il servizio di assistenza bagnanti”.

Se davvero così stanno le cose si ravviserebbe un danno erariale, in quanto negli anni passati l’amministrazione comunale avrebbe affidato il servizio di salvamento alla Cooperativa Escara anche se poteva evitarlo e risparmiare diverse migliaia di euro (15mila euro nel 2012, 22.572 euro nel 2013, 27.088 euro nel 2014), magari usufruendo di altri soggetti che lo avrebbero svolto in maniera gratuita come la Protezione Civile o la Società Nazionale di Salvamento di Cassino, come aveva già fatto l’amministrazione Sardelli dal 2009 in poi e confermata dall’amministrazione Galasso.

Ma le eccezioni dell’Architetto D’Angelo non sono finite: “Qualora la volontà politica, che del resto appare chiara, sia quella di garantire tale servizio, vogliate precisarmi i criteri in base ai quali dovrei procedere alla individuazione delle spiagge libere più frequentate, in relazione alle quali predisporre il bando pubblico (se l’amministrazione è in possesso di dati o quant’altro utile) onde evitare illegittime e ingiustificate disparità, nonché chiarirmi in che modo, e soprattutto con quali risorse, si procederà all’adempimento delle ordinanze della Capitaneria di Porto, ormai datate, inerenti il pericolo di frana in località Monte d’Oro e Monte d’Argento, adempimento di primaria importanza, per la pubblica sicurezza in primis dei bagnanti. Per il resto non appena riceverò i chiarimenti richiesti procederò immediatamente ad indire bando di rilevanza pubblica”.

Resta da capire ora, dopo questa serie di precisazioni del responsabile di servizio, l’amministrazione comunale come intenderà procedere.
Giuseppe Mallozzi