Il debutto sui 110 hs di Poccia avverrà la mattina di venerdì 10 luglio con le batterie di qualificazione e l’eventuale semifinale nel pomeriggio. “L’obiettivo massimo, non lo nascondo, è di staccare il pass della finale e sarebbe anche interessante perché avrei ancora un’altra chance nel 2017 essendo al primo anno tra gli under 23”. Il portacolori della Cariri Rieti, che si allena al Centro Coni Bruno Zauli di Formia con il tecnico ucraino Serhiy Derkach, si mostra fiducioso ma non si sbilancia considerando il valore degli avversari.
Il transalpino Wilhem Belocian spaventa tutti: il suo palmares parla da solo, con il titolo europeo juniores centrato nel 2013 al Raul Guidobaldi di Rieti con il nuovo record under 20 di 13”18, battendo di cinque centesimi il primato del polacco Artur Noga che reggeva dal 2006 . Lo sconfitto in quella finale fu il varesino dell’Aeronautica Lorenzo Perin, altro pretendente ad una medaglia, che in quell’occasione stabilì con 13”30 anche il record italiano di categoria.
Senza dimenticare che il francese Belocian è anche campione mondiale juniores in carica ad Eugene 2014 con 12”99: in California Simone Poccia fu eliminato in semifinale. Il lotto dei favoriti si completa con l’inglese David Omoregie, un’altra vecchia conoscenza dell’atleta formiano. “Spero di scendere sotto il muro dei 14 secondi e se non basta per entrare in finale sarà comunque una bella soddisfazione”, commenta Simone, 20 anni, che nella starting list di Tallin, ha il 12° crono in Europa con 14”06.
Le sensazioni sono ottime e l’ultima sua performance con la medaglia d’argento ai tricolori under 23 di Rieti (14”08) alle spalle sempre di Lorenzo Perini rappresenta un biglietto da visita prestigioso. Nel Baltico occhi puntati nei 1500 metri sul somalo Mohad Abdikadar Sheik Alì (Aeronautica Militare), che risiede a Sezze dal gennaio 2006 e, guarda caso, debuttò in maglia azzurra nel 2011 agli Europei juniores proprio a Tallin.