CORENO AUSONIO – Ultime verifiche prima di chiudere l’indagine sul duplice omicidio dei due fratelli di Castelforte Giuseppe e Amilcare Mattei di 51 e 41 anni. Il pm Chiara D’Orefice, titolare delle indagini, farà questo mattina un sopralluogo al fine di ricostruire, in base alle prove già raccolte dai Carabinieri di Pontecorvo, quanto accaduto nella notte tra il 6 e il 7 novembre presso la cava “Gpr Tirreno Srl” nel bacino marmifero di Coreno Ausonio.
Al sopralluogo prenderanno parte anche i Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo e i colleghi del Reparto Operativo di Frosinone insieme ai militari del Ris, esperti in balistica, e il medico legale nominato dalla Procura Maria Viglialoro che all’epoca eseguì gli accertamenti autoptici sui corpi.
Dell’uccisione dei due imprenditori di Castelforte è accusato Giuseppe Di Bello, 35enne di Coreno Ausonio. Il giovane è accusato non solo di duplice omicidio e di porto abusivo di arma da fuoco clandestina ma anche di tentato furto aggravato e ricettazione. Infatti, secondo le immagini acquisite dai carabinieri di Pontecorvo, diretti dal Capitano Fabio Imbratta e dal Tenente Vittorio De Lisa, i fratelli Mattei avrebbero sorpreso Di Bello proprio mentre stava commettendo un furto di gasolio.
Gli uomini dell’Arma aveva acquisito le foto provenienti da un sofisticato sistema di videosorveglianza collegato ad una fotocellula che i proprietari della cava avevano fatto installare per scoprire gli autori dei continui furti di carburante dai caterpillar. Proprio grazie a questo sistema a infrarossi, i due fratelli Pino e Amilcare Mattei sono stati allertati dell’intrusione all’interno del loro cantiere. Per questo si sono subito diretti sul luogo, dove purtroppo hanno trovato la morte.
Il furto di gasolio, però, non sarebbe una ricostruzione plausibile per gli avvocati e gli esperti nominati dalla difesa che non escludono l’ipotesi dell’agguato. Il sopralluogo di questa mattina potrebbe far emergere nuovi elementi sul caso.
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