CASSINO – Il gruppo di Meritocrazia Italiana ha emanato un comunicato stampa in cui si lamentano le condizioni di pericolosità in via Gaetano Di Biasio, nei pressi della facoltà di Ingegneria:
“L’Amministrazione comunale di Cassino, dopo insistenti richieste degli studenti di UNICLAM, istallando un attraversamento pedonale rialzato, ha giustamente provveduto a “mettere in sicurezza” un brevissimo tratto di via Gaetano di Biasio, di fronte la facoltà di Ingegneria. Ora gli universitari possono attraversare la strada in maniera più agevole e sicura, visto che i conducenti delle auto devono necessariamente ridurre la velocità e rispettare il diritto del pedone anche solo per non rovinare le proprie sospensioni.
In seguito a ciò sono apparsi sui quotidiani locali molti articoli con titoli del tipo: “Via Di Biasio è stata messa in sicurezza”, “gli utenti di Via Di Biasio sono al sicuro” e altri simili.
Noi di Meritocrazia Italiana® però vorremmo far notare che questa importante arteria che permette l’accesso alla città di Cassino è lunga circa 2 km e la zona di maggior pericolosità – dove sono accaduti incidenti mortali – è il tratto situato di fronte l’ospedale San Raffaele che si estende dall’incrocio con viale Bonomi per circa 250 metri in direzione Cassino centro.
La richiesta forte che tutti noi intendiamo inviare alle illustri menti che meritatamente amministrano il Comune di Cassino, e che contestualmente intendiamo sottoporre alle attenzioni del lettore, è quella di voler pensare a tutti i cittadini e non solamente ad una parte. Non devono continuare ad essere applicate queste discriminazioni che di fatto creano cittadini di seri e A e serie B.
Infine, dando voce al nostro istinto di tecnici di buon senso, vogliamo mettere in guardia il competente ufficio manutenzione del Comune di Cassino sulle modalità con cui è stato istallato l’attraversamento pedonale rialzato sopra citato. Infatti, vista la lieve pendenza della strada in quel tratto, siamo certi che alle prime piogge si creerà un accumulo di acqua come intuibile dalla foto 1 riportata qui di seguito.”
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