SANTI COSMA E DAMIANO – Il sindaco del Comune di Santi Cosma e Damiano, Vincenzo Di Siena, ha diffidato il Consorzio Aurunco di Bonifica per l’interruzione di pubblico servizio a causa del mancato ripristino della rete irrigua nel territorio di Santi Cosma e Damiano e degli altri Comuni della riva destra del Garigliano e ha fatto richiesta di accesso agli atti in merito ai lavori di ripristino del tubo ponte Garigliano, crollato ormai un anno fa.
“Il 30 luglio del 2014 a causa della rottura del ponte canale sul Garigliano, di proprietà del Consorzio, e della inadeguatezza delle operazioni di contrasto all’emergenza creatasi – si legge nella lettera inviata ai Prefetti delle Province di Latina e Caserta e ai Presidenti delle Regioni Lazio e Campania – gli agricoltori del Comune id Santi Cosma e Damiano, ma anche quelli del confinanti Comuni di Castelforte e Minturno, hanno subito ingenti danni derivanti dalla impossibilità di irrigare i campi e le coltivazioni in atto.
Per evitare il ripetersi di tale calamità, questa amministrazione si è da subito adoperata e, dopo una serie di incontri, il Consorzio, nella persona del suo Commissario e dei tecnici ing. Di Giovanni e Geom. Montanaro, assicurarono che effettuando una ingente spesa di circa 134mila euro, si sarebbero realizzate opere e attrezzature idrauliche idonee ad assicurare il regolare e idoneo flusso irriguo per le coltivazioni della successiva primavera-estate del 2015.
Su tali presupposti e su esplicita richiesta, onde consentire il finanziamento delle opere, questa amministrazione ha disposto il versamento della somma complessiva di 46.537,55 euro in favore del Consorzio, versando così tutti i contributi arretrati e anticipando quelli del corrente anno. Ai coltivatori era stato assicurato, anche attraverso l’affissione di manifesti pubblici a cura del Consorzio di Bonifica Aurunco, che il flusso idrico irriguo, a partire dal 26 maggio 2015, sarebbe ripreso regolarmente, invogliandoli così ad investire nella loro impresa.
Orbene, a tutto oggi, il servizio è del tutto insufficiente e totalmente inidoneo ad assicurare l’irrigazione delle colture. Da ciò deriva l’esasperazione dei coltivatori di questo territorio, che oltre ad aver subito ingenti danni la scorsa stagione, sono stati invogliati ad investire per questa e si ritrovano di nuovo nella medesima situazione, nonostante i ‘manifesti’ e i proclami di risoluzione del problema e nonostante l’utilizzazione di ingenti somme di denaro pubblico.
E’ doveroso per lo scrivente Sindaco portare all’attenzione dei Prefetti delle due province e dei Presidente della Regione Lazio e della Regione Campania la circostanza che l’esasperazione dei coltivatori, aggravata dalla spaventosa crisi economica che investe soprattutto il nostro povero territorio, rischia di sfociare in gesti incontrollati e forieri di gravi pericoli anche per l’ordine pubblico.
E’ altresì doveroso da parte di questa amministrazione fare piena luce su come sia stato speso il denaro pubblico dei Consorziati e dei cittadini di Santi Cosma e Damiano, chiedendo altresì alla competente procura presso la Corte dei Conti di verificare responsabilità per danno erariale, atteso che i coltivatori agiranno per il risarcimento di tutti i danni subiti dalla disinvolta gestione di un servizio essenziale per un importante settore economico del nostro territorio.
In questo caso si diffida il Commissario Consortile e si invitano gli Illustrissimi Prefetti delle Province di Latina e Caserta e i Presidenti della Regione Lazio e Campania, a compiere tutto quanto è in loro potere per far fronte alla emergenza con ogni mezzo e risorsa, attesi i risvolti anche sulla tenuta dell’ordine pubblico legata alla esasperazione dei coltivatori.
Con la presente infine si chiede formale accesso a tutti i documenti e agli atti posti in essere a seguito del crollo del tubo ponte sul Garigliano avvenuto nel lontano luglio 2014”.