ITRI – Poco più di 90 partecipanti ma un entusiasmo alle stelle in quella che è stata la III edizione del pellegrinaggio mariano in bici, con percorso Itri-Gaeta-Itri.
Si tratta di un evento dalla grande valenza aggregante sullo sfondo di un pur accettabile impegno sportivo, ideato e messo in atto, due anni fa (da qui la terza edizione nel 2015) dagli allora parroci della comunità itrana, don Guerino Piccione e don Gennaro Petruccelli, oggi pastore di anime a Maranola. I sacerdoti pensarono di mettere in piedi, il primo sabato dopo l’inizio dei festeggiamenti per la protettrice del paese e dell’intera arcidiocesi, la nera Madonna della Civita, che si vuole essere stata dipinta dall’apostolo Luca, questo appuntamento aperto agli appassionati della bici di tutte le età.
E così, il sabato successivo all’ostensione del quadro della Vergine al centro del paese (la prima domenica di luglio), ci si reca in bici a Gaeta, si preleva dalla cattedrale il cero che viene portato a Itri dove resta acceso per tutta la durata dei festeggiamenti. Scortati dai Vigili Urbani di Itri, guidati da Sergio Stamegna, e dai volontari della Protezione Civile “Emergenza Radio Itri” del presidente Antonio Maggiacomo, i ciclisti sono partiti alla volta di Gaeta, ai cui confini sono stati accolti dai vigili del comandante Mauro Renzi.
Tra i partecipanti c’era anche il nuovo collaboratore di don Guerino, don Maurizio Di Rienzo, mentre da Maranola era sceso don Gennaro Petruccelli con alcuni giovani ciclisti di quella comunità parrocchiale. Nella cattedrale di sant’Erasmo, dove i pellegrini hanno pure visitato la meravigliosa cripta posta nel sotterraneo della chiesa, sono stati accolti dal neoordinato sacerdote don Alessandro Corrente e, dopo aver ricevuto il cero, sono ripartiti alla volta di Itri, con il cero portato dal ciclista più giovane e da quello più anziano, il prof. Giuseppe Ruggieri, docente di Francese, nonno di uno dei partecipanti.
A Itri, pur sotto un sole ardente, grande festa e accensione del cero sull’altare maggiore, prima di far ritorno tutti a casa.
(Tutte le foto sono della signora Natalina Arzano)
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