FORMIA – Saranno presentate mercoledì 15 luglio, alle ore 11, presso la sede dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro presso l’ex Carcere Maschile in via di San Michele 25 a Roma, le raffinate sculture di epoca romana scoperte nel sito archeologico di Gianola, grazie ai fondi POR-FESR della Regione Lazio stanziati in favore del Parco Regionale Riviera di Ulisse e restaurate grazie alla proficua collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale e l’ISCR.
L’evento, dal titolo “I volti svelati – Ritratti romani dalla villa aristocratica di Gianola”, sarà una straordinaria occasione per esporre questi preziosi reperti, ancora inediti, che ritraggono cinque personaggi maschili vissuti tra il II e il III secolo d.C. e, insieme ad essi, alcuni interessanti frammenti ad altorilievo, pertinenti a sarcofagi rinvenuti nello stesso sito. L’eccezionale ritrovamento ha avuto luogo nel misterioso Edificio Ottagono, l’ardito padiglione fulcro dell’intero impianto residenziale di Gianola, villa monumentale su tre livelli affacciata sul Golfo di Formia. Dotata di una peschiera per l’allevamento ittico di pregio e di un impianto termale a ridosso del mare, era stata forse costruita dal dissoluto Mamurra, cavaliere formiano arricchitosi al seguito di Cesare.
I ritratti rinvenuti nell’Edificio Ottagono appartengono a un periodo più tardo, pienamente imperiale, e costituivano con tutta probabilità una lussuosa galleria di famiglia, in una fase storica in cui il padiglione doveva avere funzione di mausoleo. E’ probabile che in quest’epoca la villa fosse diventata proprietà di un personaggio di spicco che rappresentava l’amministrazione centrale di Roma sul territorio dell’antica Formiae. Ora che le sculture hanno ritrovato il loro aspetto originario, vengono presentate al pubblico in questa eccezionale anteprima, per essere poi trasferite a Formia, luogo di provenienza, inserite all’interno del percorso espositivo del Museo Nazionale Archeologico.
L’evento offre l’occasione anche per celebrare la chiusura dei corsi della Scuola di Alta formazione dell’ISCR e sarà momento fondamentale per sottolineare l’importanza dell’investimento formativo nei giovani restauratori. Docenti e allievi del primo anno illustreranno gli interventi di restauro evidenziando l’approccio metodologico che contraddistingue da sempre l’operato dell’Istituto, basato sul rispetto per l’autenticità e sull’interdisciplinarità.
Grazie ai fondi europei ricevuti dal Parco Regionale Riviera di Ulisse, le sculture, che rivivono oggi nella loro rinnovata bellezza, raccontano una storia di virtuosa collaborazione, in cui la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, ha partecipato al progetto di scavo, ricerca e valorizzazione della Villa di Gianola, insieme alla grande professionalità dei restauratori dell’ISCR per riportare nel nostro presente gli splendori di un passato da non dimenticare.