Gaeta / Serapo, bloccati i lavori a terreno per appartamenti in riva al mare

GAETA – Bloccati i lavori ad un appezzamento di terreno quasi in riva al mare a Gaeta, in via Marina di Serapo. Sull’area molto ampia erano in corso lavori di sbancamento e campeggiava ormai da tempo un cartello con i numeri di telefono per prenotare appartamenti. Questa mattina è stata emessa un’ordinanza di sospensione dei lavori da parte del dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Gaeta, Roberto Guratti.

Recentemente il terreno era stato dissequestrato in maniera parziale in seguito alle decisioni del Tribunale del Riesame, in quanto l’indagine era stata avviata per difformità tra la realizzazione dell’immobile e la concessione edilizia. Erano ancora in corso le operazioni di sbancamento ed era stata realizzata una parte del muro di contenimento. E proprio quest’ultima parte era stata dissequestrata.

Un primo sequestro ci fu a giugno scorso, quando i carabinieri della tenenza di Gaeta e gli agenti della sezione edilizia della polizia municipale, coordinati rispettivamente dal tenente Carmine Manzi e dal vice comandante Mauro Renzi, si sono recati a Serapo riscontrando alcune violazioni di legge. Immediato è scattato il sequestro di tipo preventivo, convalidato dal Tribunale di Cassino e l’apposizione del relativo cartello monitorio.

Il progetto originario era stato avallato con permesso di costruire dal Comune di Gaeta agli inizi del 2014. I lavori erano iniziati a febbraio del 2015 e se ne prevedeva la fine entro settembre 2016. Proprietario dell’immobile e committente dell’opera risulta la società A. & P.P. Group srl, mentre l’impresa che sta svolgendo i lavori è la Società cooperativa Cajeta.

In queste ore la Procura di Cassino, insieme ai militari della Capitaneria di Porto di Gaeta e i consulenti tecnici, stanno effettuano un sopralluogo sull’area. Sul posto il procuratore capo Paolo Ariemma e il pm Beatrice Siravo, a testimonianza di come la Procura di Cassino abbia posto l’attenzione su una fascia costiera di primaria importanza come quella di Serapo, zona ad alto rischio di abusi edilizi.

La magistratura sta acquisendo tutta la documentazione dal Comune di Gaeta al fine di ricostruire la complessa storia di concessioni e progetto che insistono sull’area. Un abusivismo edilizio in una zona pregiata dal punto di vista paesaggistico e turistico ma anche delicata a causa della “elasticità” del terreno. C’è il serio timore che le operazioni di sbancamento abbiano delle ripercussioni sull’assetto idrogeologico e per questo nelle scorse settimane è seguita anche un’ispezione del genio civile.

Sembrerebbe – ma la notizia non è stata ancora confermata – che la proprietà sia in qualche maniera collegata alle attività del clan dei Casalesi. Cinque persone sono già state indagate nei giorni scorsi, tra cui un funzionario del comune di Gaeta e l’amministratore unico della ditta edile, Angelo Purgato, di Itri. Quest’ultimo ha il 5% delle quote dell’azienda, mentre il restante 95% è di una socia di San Cirpiano D’Aversa.

Il procuratore Auriemma ha ascoltato in queste ore, come persone informate dei fatti, diversi testimoni e anche il sindaco Cosmo Mitrano, il vicesindaco Cristian Leccese in qualità di assessore all’urbanistica e lo stesso dirigente Guratti.

Giuseppe Mallozzi

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