SESSA AURUNCA – Un vero e proprio “incidente diplomatico” quello accaduto oggi alla Torre Pandolfo Capodiferro sul Garigliano. Erano in corso le operazioni per il trasloco di 40 pezzi tra epigrafi e altri reperti di epoca romana che sarebbero dovuti essere trasportati al Comprensorio Archeologico di Minturnae.
E invece sul posto si sono recati alcuni politici di Sessa Aurunca che hanno impedito il trasporto, asserendo che i reperti archeologici fossero in realtà di proprietà del Teatro Romano di Sessa Aurunca. Non si comprende bene com’è che le operazioni siano state interrotte, anche perché i resti ritrovati qualche anno fa sono stati tutti catalogati dalla Sovrintendenza dei Beni Archeologici e attribuiti a Minturno. E’ stato seguito un iter burocratico durato alcuni anni e che ora finalmente si sarebbe concluso con la consegna.
Del fatto è stata subito informata la dottoressa Giovanna Rita Bellini, direttrice del Comprensorio Archeologico di Minturnae, che domani mattina invierà una relazione dell’accaduto al sindaco Paolo Graziano per provvedere a risolvere al più presto l’incresciosa vicenda.
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