MINTURNO – Un impianto di allevamento di mitili davanti a Monte D’Oro. La Regione ha dato il beneplacito alla proposta avanzata dalla società cooperativa “La Marea” di Bacoli, in provincia di Napoli, che ha anche un impianto di itticoltura a Gaeta. Secondo quanto emerge dalla nota del 3 luglio (prot. 359615), inoltrata dalla Regione Lazio alla cooperativa e al Comune di Minturno e per conoscenza anche al Parco Riviera di Ulisse e al Corpo Forestale dello Stato, l’impianto – che si occuperà principalmente dell’allevamento di cozze – sarà posizionato davanti alla Grotta Azzurra e avrà un’estensione di circa 305mila metri quadrati, ovvero quattro volte l’area Sieci, estesi in lunghezza davanti al litorale per 1 chilometro. L’impianto, secondo le coordinate contenute nel documento, sarà distante 2 chilometri e 400 metri dalla costa rocciosa.
La Regione Lazio, nel dare parere favorevole, lascia alcune prescrizioni: “L’intervento deve essere realizzato secondo i parametri e le modalità riportate negli elaborati progettuali”; “dovrà essere evitato qualsiasi danneggiamento su eventuali praterie di Posidonia Oceanica eventualmente presenti sia nell’area di intervento per la posa dei corpi morti che nell’area circostante per l’ancoraggio delle imbarcazioni funzionali alle attività di progetto”; “dovrà essere evitato l’abbandono in sito dei residui di lavorazione e dei rifiuti delle opere di manutenzione, provvedendo allo smaltimento degli stessi nel rispetto della normativa vigente in materia”.
Sull’argomento interviene l’ex sindaco di Minturno, Pino Sardelli, che durante il suo mandato amministrativo ha sempre puntato il dito contro gli impianti di itticoltura di Gaeta, chiedendo che dovessero essere spostati offshore in quanto determinanti sullo stato di salute delle acque del sud pontino e in particolare per quelle di Scauri e Marina: “E’ davvero incredibile come la Regione Lazio sia stata così solerte nel dare il parere positivo, visto che la domanda è stata inoltrata il 6 giugno e la risposta è giunta in meno di un mese. Certamente le cozze inquinano meno degli impianti di itticoltura ma la struttura sarà posizionata a due passi dalla spiaggia. Spero che l’amministrazione comunale intervenga seriamente su questa situazione”.
In effetti, il Comune di Minturno ha l’ultima parola sul posizionamento di tale impianto di mitilicoltura. L’Ente non è nuovo al rilascio di tali concessioni: infatti, fino a dieci anni fa, sul litorale del Levante di Monte d’Argento, vi erano due impianti per l’allevamento di vongole, le cui concessioni poi non sono più state rinnovate.
Al momento, l’amministrazione comunale non ha ancora affrontato l’argomento di questo nuovo impianto e lo farà nei prossimi giorni, anche perché è necessaria una riunione di maggioranza e la valutazione insieme agli uffici preposti e a un esperto del settore per l’impatto ambientale. Non ultima anche l’incidenza occupazione sul territorio.
Giuseppe Mallozzi