FORMIA – Il Consiglio Comunale di ieri ha dato chiaro mandato al Sindaco e alla Giunta di modificare il regolamento che, ad oggi, consente ad Acqualatina di staccare i contatori dell’acqua agli utenti morosi, sebbene si tratti di prime abitazioni. E’ infatti l’Ambito territoriale e la Conferenza dei Sindaci la sede demandata alle decisioni su tali temi.
L’Authority per l’Energia e il Gas si è già espressa sull’argomento, definendo legittima la riduzione del flusso idrico quale pratica per il recupero dei crediti purché vi siano tariffe sociali per i meno abbienti, sia normata la procedura e l’utente sia avvisato in tempo utile.
“Per modificare tale pratica che il Consiglio ha ritenuto lesiva dei diritti fondamentali – sostiene il Sindaco Sandro Bartolomeo – c’è bisogno di un ritorno della politica, intesa come capacità di creare consenso per cambiare le regole. Non esistono scorciatoie per risolvere i problemi tra utenti e gestore del servizio idrico, né Tribunali, né ordinanze che i Tar di mezza Italia hanno già dichiarato illegittime. Dobbiamo lavorare per ottenere la maggioranza nella conferenza dei sindaci dell’Ato 4 con l’obiettivo di modificare il regolamento e far sì che vengano usati altri strumenti per il recupero dei crediti. Bisogna poi ridefinire le fasce di esenzione, già previste rispetto all’avvio delle procedure di distacco; chiarire chi decide e in base a quali criteri”.
“Nell’ordine del giorno approvato ieri – spiega il primo cittadino – il Consiglio ha deciso di ampliare le garanzie sociali per i meno abbienti, destinando a tale obiettivo uno specifico capitolo di bilancio. Fondi che andranno ad aggiungersi alle risorse messe a disposizione dalla Provincia”.
Per definire le reali proporzioni del fenomeno l’ordine del giorno chiede inoltre ad Acqualatina un elenco dettagliato dei distacchi di contatori che il gestore ha operato nel corso dell’ultimo triennio.
“Ringrazio i cittadini firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare – conclude il Sindaco Bartolomeo -. E’ stato importante porre all’attenzione del Consiglio questo gravoso problema. La delibera è stata dichiarata inammissibile dal Segretario Comunale perché carente dal punto di vista delle procedure tecnico-amministrative ma l’ordine del giorno che abbiamo proposto ne raccoglie lo spirito, impegnando il Sindaco e la giunta a portare il tema del distacco dei contatori ai livelli decisionali, lì dove le cose possono davvero cambiare”.