MINTURNO – Tutti rinviati a giudizio, tranne il patron della Soes, Tommaso Stazio, per sopraggiunta prescrizione del reato. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario non ha avuto alcun dubbio, assecondando le richieste del pm Monsurrò, nel mandare a processo i 14 indagati della maxi inchiesta sugli autovelox di Minturno svolta dal sostituto procuratore Raffaella Falcione della Procura di Latina. Ben due le amministrazioni sotto accusa: quelle capitanate dai sindaci Pino Sardelli e Aristide Galasso. I fatti risalgono al 2008 e al 2010.
Alla sbarra l’ex sindaco Pino Sardelli e gli allora assessori Gianfranco Colacicco, Raffaele Chianese, Massimo Moni, Livio Pentimalli, Fausto La Rocca, Maurizio Faticoni per i fatti del 2008; per il 2010, oltre al sindaco Aristide Galasso anche gli assessori dell’epoca Roberto Lepone, Pino Russo, Fabio Saltarelli, Giovanni Baldascino. Oltre ai politici a giudizio anche il Comandante della Polizia Municipale Gian Matteo D’Acunto, per il quale è stato stralciato solo il capo di imputazione relativo al sub appalto come per Stazio per la sopraggiunta prescrizione, e il Tenente Gustavo De Galizio. I reati contestati sono per abuso di ufficio, mentre per il solo De Galizio falsità materiale.
Vasto il parterre della difesa rappresentato dagli avvocati Roberto Palermo, Massimo Signore, Tommaso Larocca, Silvio Fusco, Franco Ciufo, Marcello D’Auria, Camillo Irace, Luigi Scipione, Massimo Perrino, Mino Bembo, Stefania Genovesi, Davide Costa, Marco De Falco, Pietro Corona, Giancarlo Ciufo. La prima udienza è stata fissata per il 15 marzo 2016 dinanzi al Secondo Collegio.
I REATI CONTESTATI. Le due amministrazioni comunali sono accusate di abuso d’ufficio, perché attraverso le delibere di giunta 8/2008, 162/2008 e 170/2010, in violazione dell’articolo 208 del Codice della Strada, alle quali il Comandante D’Acunto aveva apposto il visto di regolarità tecnica, destinavano indebitamente al personale della Polizia municipale parte delle somme riscosse a titolo di pagamento delle sanzioni amministrative, procurando al Comando di Polizia Municipale del Comune di Minturno un ingiusto profitto in danno dei legittimi destinatari delle predette somme.
Le posizioni del Comandante D’Acunto e dell’amministratore Tommaso Stazio sono andate in prescrizione in merito all’altro capo di imputazione, quello relativo all’accusa di aver subappaltato il servizio di stampa e spedizione, mediante servizio postale con raccomandate A/R, i verbali di accertamento delle violazioni al codice della strada alla società “Selecta Hymail”, nel periodo compreso tra il 30 marzo 2007 e il 10 giugno 2010.
Infine, Gustavo De Galizio, accusato di falsità materiale in quanto, in qualità di tenente della Polizia municipale, firmava falsamente i verbali di accertamento e constatazione di violazioni al Codice della strada, in particolare affermava falsamente di essere in servizio nei giorni e negli orari indicati nei verbali. Sono 8 i verbali incriminati, dal 5 marzo 2008 all’11 novembre 2009.
Da notare che due degli imputati figurano nell’attuale amministrazione comunale (Colacicco e Saltarelli) e altri tre in consiglio comunale (Chianese, Faticoni e Russo).
Giuseppe Mallozzi