MINTURNO – No all’impianto di mitilicoltura di Minturno. E’ categorico Erminio Di Nora, noto esperto locale di pesca e referente della Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” per la sezione di Latina e provincia, che esprime serie perplessità sull’eventuale posizionamento di un impianto di allevamento di cozze davanti a Monte d’Oro. Come si ricorderà, la Regione Lazio ha dato il beneplacito alla proposta avanzata dalla società cooperativa “La Marea” di Bacoli, in provincia di Napoli, che ha anche un impianto di itticoltura a Gaeta, per la concessione di un’area demaniale per l’allevamento di mitili.
“Diversi anni fa – spiega Di Nora – il Comune di Minturno acquisì due concessioni per l’allevamento di molluschi della specie ‘Venus Gallina’, e la gestione delle aree fu stabilito che dovesse essere condotta da alcuni enti e associazioni.
Nel dettaglio: le concessioni delle quali era titolare il Comune di Minturno, sono state il frutto di una concertazione programmata tra la categoria, le associazioni di categoria, i pescatori di molluschi, la Guardia Costiera, il Servizio Veterinario della ASL, ecc.; le aree erano delimitate da boe, quasi immediatamente rubate, e dentro queste aree fu seminata la specie denominata “venus gallina”, la cosiddetta vongola nostrana; le stesse aree non erano interdette alla navigazione, ma frutto di una sperimentazione che nel tempo ha “arricchito” l’intera comunità; il progetto avrebbe dovuto essere di stimolo alla tutela e alla salvaguardia del mare.
Ogni anno vengono stabilite restrizioni Comunitarie e Nazionali per la pesca professionale e sportiva e davanti a un’area stupenda come quella di Monte d’Oro leggo che la Regione Lazio ha autorizzato a svolgere attività di mitilicoltura (allevamento di cozze).
Dopo il declassamento delle acque da A a B ci prendiamo anche il lusso di individuare nel nostro mare un’area indicata dal Ministero dell’Ambiente come di reperimento per la costituzione di un’Area Marina Protetta. Una zona ‘storica’ del nostro Comune concessa per l’allevamento di cozze?
Io non sapevo nulla, esattamente come le migliaia di concittadini tenuti all’oscuro di questa notizia, il progetto di un privato. E mentre nottetempo tellinari abusivi e senza scrupoli predano il mare, 30 ettari, per la precisione 305.000 metri quadrati del nostro bellissimo mare vengono ‘recintati’. E non dimentichiamo che c’è una distanza, di alcune centinaia di metri, la cosiddetta zona di rispetto, inutilizzabile per qualsiasi altra attività.
Io non voglio andare via da Minturno – conclude Erminio Di Nora – e quelle persone che ragionano affermando che qui non c’è niente da fare sono le stesse che permettono ad altri di costruirsi un futuro proprio in casa nostra.
Il mio posto preferito? Una roccia che si affaccia sul mare proprio davanti alla Torre di Scauri, un punto dal quale ad ogni tramonto si può ammirare il volo dei gabbiani che in piccoli gruppi si dirigono verso Gaeta, Monte Orlando e dintorni. Uno spettacolo da sogno, bellissimo, pieno di storia, di ricordi, di futuro. Non ci vuole niente a distruggere la bellezza… basta restare indifferenti”.