FORMIA – Grande successo di pubblico ieri sera alla Corte Comunale di Formia per “Visioni di Gusto. Incontri d’autore con il cinema a tavola” il progetto regionale che ha visto protagonisti la giornalista cinematografica Laura Delli Colli e il regista turco Ferzan Özpetek, ormai italiano d’adozione.
All’iniziativa – promossa dalla Regione Lazio nell’ambito di EXPO Milano 2015 e organizzata dal Progetto ABC Arte Bellezza Cultura in collaborazione con Roma Lazio Film Commission – hanno preso parte l’assessore regionale Lucia Valente in vece di Nicola Zingaretti – che è mancato per sopraggiunti impegni – il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, il neo Presidente di Roma Lazio Film Commission Luciano Sovena e la coordinatrice del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura Giovanna Pugliese.
La chiacchierata tra la Delli Colli e Özpetek è stata frammentata da spezzoni di cinema: prima trailer di film storici che hanno fatto la tradizione cinematografica italiana (Ladri di bicilette, Un americano a Roma, La cena, Pranzo di Ferragosto) e poi quelli dello stesso regista turco, tutti improntati sul rapporto col cibo, un elemento sempre presente nelle sue pellicole.
“Siamo onorati di queste illustri presenze, di questa opportunità e di tutto quello che la Regione Lazio sta facendo per noi – ha dichiarato in apertura di serata il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo – Intorno a Roma c’è un contesto secolare che deve essere valutato come merita. Özpetek a Formia è il riconoscimento di ciò che siamo, un territorio importante, e proprio lui, dalla capitale dell’Impero Romano d’Oriente è venuto nella capitale dell’Impero Romano d’Occidente. La sua presenza ci dà lustro, ma anche incoraggiamento ad andare avanti per questa strada”.
Anche il presidente della Roma e Lazio Film Commission, Luciano Sovena, ha avuto parole importanti per il territorio pontino “Dobbiamo far conoscere le bellezze di questi luoghi in giro per il mondo” ha affermato, prima di cedere il microfono a Laura Delli Colli, nata e cresciuta nel cinema essendo la figlia di Franco Delli Colli e nipote di Tonino Delli Colli, entrambi storici direttori della fotografia del cinema italiano, la quale ha iniziato così la chiacchierata basata sul binomio cinema e cibo che da sempre, sin dai film italiani del nostro neorealismo, ha un ruolo importantissimo, nella sua presenza come nella sua assenza.
La serata si è svolta tra aneddoti divertenti e curiosi su alcuni dei film di Ferzan Özpetek, dalle famose polpette de Le Fate Ignoranti (la cui vera ricetta è dello sceneggiatore Gianni Romoli), agli spaghetti senza condimento di Saturno Contro, dalla ricetta leccese di pasta e ceci in Mine Vaganti al cibo che sua madre cucinava e portava sul set del primo film Hamam – Il bagno turco, girato tra l’Italia e Istanbul.
“Il cibo è una componente fondamentale per me, sia per il suo valore di condivisione e convivialità, sia sul set. Di solito non faccio mangiare i miei attori prima della scena di un pranzo o una cena, voglio che mangino realmente sul set perché quando l’attore è vero e mangia davvero sul set, lo spettatore lo sente – ha raccontato Özpetek – Mi piace rendere tutto molto naturale e che i miei attori spesso “sporchino la battuta” perché tutto assume una dimensione assolutamente vera”.
Golosa la scena de La finestra di Fronte in cui Giovanna Mezzogiorno prepara i dolci con Massimo Girotti, che venne a mancare quando il film era ancora in fase di montaggio. Si avvertiva una comprensibile commozione nelle parole del regista ricordando la scena: “Per tutti quei meravigliosi dolci mi sono ispirato e affidato alla pasticceria Andreotti che è proprio sotto casa mia e ho fatto fare delle lezioni di pasticceria ai miei attori affinché trovassero quella storia d’amore tra loro e il cibo che caratterizza anche me stesso. Se criticano un mio film non mi offendo, ma se criticano qualcosa che ho cucinato resto molto deluso, anzi, mi arrabbio proprio” ha continuato Özpetek che ieri ha raccontato di essere un vegano mancato a causa delle polpette “perché mi piacciono troppo” e di essere “il re del pollo, ma la ricetta è italianissima” ha puntualizzato.
“Oltre al cibo, l’altra componente fondamentale della mia vita sono le donne. Io sono sempre stato circondato da mia madre, mia nonna e le mie zie e queste figure compaiono spesso nei miei film. Fu mia nonna a portarmi al cinema per la prima volta, attraversando Istanbul col vaporetto: avevo sei anni e mi portò a vedere Cleopatra. Anche con mia madre ho sempre avuto un rapporto molto forte, con le mie zie invece era tutto molto divertente – ha ricordato, concludendo con un pensiero molto interessante – Nei miei film c’è sempre qualche protagonista in carne, perché mi piacciono molto le persone abbondanti, le preferisco in quanto le trovo simpatiche, mi ispirano fiducia e sono convinto che, più che le rughe, ciò che ci rende diversi sono i chili che mettiamo o perdiamo nel tempo”.
Il prossimo film di Ferzan Özpetek si intitolerà Rosso Istanbul, come il suo primo libro, anche se la storia si discosterà molto dalla trama originale “per creare qualcosa di diverso da quello che i miei lettori si aspettano” e sarà girato, a distanza di molti anni da Hamam, in Turchia, con molti attori del luogo e un protagonista su cui il regista non ha ancora le idee chiare “Potrebbe essere un attore inglese che però ha fama internazionale o un italiano, devo ancora decidere” ha concluso ai nostri microfono il regista. Non ci resta che attendere.
Gisella Calabrese
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