ITRI – Entrano oggi nel vivo i festeggiamenti patronali a Itri per la Madonna della Civita. Il titolo particolare rivolto a Maria nasce dal monte Fusco (673 s.l.m.) ove la tradizione narra che nell’VIII secolo un pastorello sordomuto ritrovò la miracolosa immagine della Vergine sopra un albero di leccio. Alla visione della Vergine, il pastore riacquistò l’udito e la favella. Da allora il culto alla Vergine crebbe sempre di più nel popolo itrano, nella Chiesa diocesana e nei territori circostanti: ancora oggi sono noti i tradizionali pellegrinaggi che partono da Cellole e da Pontecorvo.
Già dalla scorsa settimana è in corso la novena di preparazione che ha avuto come ospiti e animatori alcuni sacerdoti parroci nella nostra Arcidiocesi, il sacerdote novello don Luca Macera, sacerdoti religiosi del calibro di padre Antonio Rungi, sacerdoti di altre diocesi. Come indicato da don Guerino Piccione, parroco di Santa Maria Maggiore cuore pulsante dei festeggiamenti patronali, la festa 2015 si caratterizza per il tema della Misericordia: infatti i diversi sacerdoti sono stati invitati a focalizzarsi sulla bolla Misericordiae Vultus con cui papa Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia 2015-2016.
Cominciano oggi quattro appuntamenti celebrativi uniti ad altrettante processioni. Stasera don Gennaro Petruccelli, parroco a Maranola e già Vicario parrocchiale a Itri, presiederà l’Eucaristia alle 19.30 al termine della quale vi sarà la solenne apertura della nicchia e intronizzazione del busto argenteo della Madonna. Seguirà il tradizionale canto delle “Dodici Rose” durante il quale le donne in dolce attesa porgeranno un omaggio floreale alla Vergine sulle note del canto “Mamma Maria”. Alle 21 circa il Busto della Madonna partirà alla volta della Chiesa di San Michele Arcangelo ove verrà vegliata per tutta la notte: vi sarà una sosta al Comune per il saluto dell’Amministrazione comunale.
Lunedì 20 luglio al mattino dopo due celebrazioni eucaristiche, la Madonna ritornerà nella Chiesa di Santa Maria Maggiore in piazza Annunziata. La sera è in programma alle 19.30 la celebrazione solenne presieduta dal novello sacerdote don Alessandro Corrente. In serata alle 22 in Piazza Incoronazione il concerto di Jovanotte. Martedì 21 luglio è il giorno liturgico della Beata Vergine Maria della Civita: a Itri sarà celebrata come Solennità, in tutta l’Arcidiocesi come Festa, essendo patrona secondaria della nostra Chiesa locale. Alle 9 ci sarà la solenne processione cittadina con il Busto argenteo della Madonna. La messa solenne della sera alle 19.30 sarà officiata da don Alfonso De Cristofaro, giovane sacerdote di Conca della Campania, della diocesi di Teano-Calvi. Alle 21 in piazza Incoronazione il Concerto dell’Orchestra filarmonica di Chernivsty (Ucraina) accompagnato dal Coro lirico Jubilate Deo di Napoli.
Mercoledì 22 luglio sarà la giornata conclusiva della festa con l’affidamento della Città alla Madonna. Alle 9 Santa Messa Solenne presieduta dall’Arcivescovo Fabio Bernardo, al termine della quale vi sarà la processione cittadina con sosta al Comune per il saluto dell’Amministrazione comunale. La messa serale, detta “dell’Emigrante” sarà presieduta dal padre passionista Augusto Matrullo. Tra gli appuntamenti più attesi c’è il concerto in piazzale Rodari alle 22 degli Stadio, gruppo musicale italiano nato nel 1977, con 25 album pubblicati nel corso della carriera. Tale concerto sugella il decennale di lavoro del Comitato festeggiamenti patronali, che proprio dieci anni fa aveva invitato gli Stadio a Itri.
A mezzanotte sul Castello di Itri, posto nella parte alta della Città nel rione Sant’Angelo, si svolgerà un affascinante spettacolo pirotecnico. Al termine dello spettacolo seguirà la Riposizione del Busto argenteo della Madonna nella sua cappella, con l’omaggio floreale da parte del Comitato festeggiamenti e il canto delle “Dodici Rose”. Come indicato da don Guerino: “Voglia la Madonna della Civita che la nostra comunità cristiana e civile diventi sempre più bella per gli atteggiamenti di amore, accoglienza, comprensione, generosità, perdono”.
don Maurizio Di Rienzo
(foto di Yvan Manzi)