GAETA – Il circolo di Gaeta di Sinistra Ecologia Libertà interviene in merito alle vicende che negli ultimi tempi vedono protagonista il cimitero comunale. “Il Comune di Gaeta, con deliberazioni consiliari n. 74 del 7 agosto 2013 n. 81 del 25 novembre 2014 e con deliberazione di giunta n. 313 del 216 dicembre 2014 – si legge in una nota – ha stabilito di affidare la ricostruzione della cappella cimiteriale di San Francesco e il restauro conservativo della cappella cimiteriale Orazione e Morte con le relative progettazioni mediante la concessione di lavori pubblici. Con determina dirigenziale n. 251/II del 29 dicembre 2014 è stata indetta la gara, poi revocata con determinazione dirigenziale 72/CTA del 5 marzo 2015, con la motivazione che i documenti di gara necessitano di approfondimento e chiarimento”.
“Secondo il codice degli appalti pubblici – prosegue Sel – la procedura avviata dal Comune di Gaeta, e confermata, anche dopo la revoca del bando, in recenti dichiarazioni pubbliche del sindaco Mitrano, comporta che un privato progetta e costruisce le opere avendole in gestione, nel nostro caso per trent’anni, ed esercitando il diritto di sfruttarle economicamente (art. 143 comma 3 del codice citato).
La procedura sembra in contrasto con quanto sostenuto dall’articolo 92 comma 4 del DPR 10 settembre 1990 n, 285 (Approvazione del regolamento di polizia mortuaria), il quale dice che: “non può essere fatta concessione di aree per sepolture private a persone o ad enti che mirino a farne oggetto di lucro o di speculazione”.
Ma anche se non lo fosse, in ogni caso, che speculazione! Che sfruttamento economico!
Da quanto si legge negli atti comunali, l’intervento comporta la realizzazione di 42 cappelle familiari, che il privato vincitore dell’appalto potrà dare in concessione per trent’anni ai cittadini al costo di 32 mila euro cadauna, di 852 loculi, che il privato vincitore dell’appalto potrà dare in concessione per trent’anni ai cittadini al costo di tremila euro cadauno, e di 1035 ossari, che il privato vincitore dell’appalto potrà dare in concessione per trent’anni ai cittadini al costo di milleduecento euro cadauno.
Questo significa che il privato vincitore dell’appalto incasserà dalla concessione di loculi e ossari cinque milioni e 142 mila euro, a fronte di una spesa stimata dal bando di gara in euro 3,19 milioni. Un guadagno di 1,951 milioni di euro, pari al 61% del costo, nel caso di un solo concorrente e di nessun ribasso!
Dubitiamo che il guadagno si discosterà di molto dal massimo teorico anche in presenza di più offerte.
L’imprenditore che vincerà l’appalto, con un rischio di impresa nullo, avrà un guadagno stratosferico pagato a caro prezzo dai cittadini gaetani.
Mitrano giustifica il ricorso a tale procedura con il fatto che il Comune realizzerà l’intervento senza esborso di soldi.
Ma quello che il Comune non verserà, sarà fatto pagare salatamente ai cittadini gaetani, già tartassati con una ingiusta ed esosa tassa sul morto versata per i loculi esistenti, peraltro neanche finalizzata alla manutenzione e al restauro del cimitero.
Se il Comune realizzasse la ricostruzione della cappella cimiteriale di San Francesco e il restauro conservativo della cappella cimiteriale Orazione e Morte senza appalto di concessione, ma facendo ricorso ad un mutuo, che si ripagherebbe senza alcun problema con i ricavi delle concessioni, i cittadini potrebbero realizzare un risparmio di circa 2 milioni di euro e il costo dei singoli loculi potrebbe essere dimezzato.
Ancora una volta la giunta Mitrano dimostra invece di essere insensibile alle reali esigenze dei cittadini e attua procedure sulla pelle degli stessi.
Come già accade, in contrasto con il citato articolo 92 comma 4 del DPR 10 settembre 1990 n, 285, con la concessione dei nuovi loculi realizzati nelle cappelle di qualche confraternita a prezzi esorbitanti e speculativi, senza alcun controllo pubblico.
Il cimitero di Gaeta non solo continua ad essere un luogo, dove contro ogni norma legale si fa commercio di loculi, anche ventimila euro per un loculo, senza che le autorità pubbliche esercitino alcun controllo, ma con la proposta dell’amministrazione Mitrano tale commercio sarà fatto alla grande e alla luce del sole.
Sel, nell’interesse dei cittadini – conclude la nota – chiede che sia revocata la procedura di concessione di lavori pubblici e che gli interventi proposti vengano realizzati e gestiti con mutuo ordinario da parte del Comune”.