Formia / Acqualatina, continuano i disservizi: le critiche del Comitato

FORMIA – “L’elenco dei disservizi che i cittadini di Formia devono subire a causa dell’impunità di cui gode Acqualatina continuano. L’assurdo è che questa volta la perdita d’acqua si ripete nello stesso posto che abbiamo segnalato nel giugno scorso a Castellone e che solo dopo numerose sollecitazioni il gestore idrico era intervenuto per metterci una pezza, ma come si suol dire la pezza è peggio del buco, tant’è che dopo circa un mese la perdita si è ripresentata”. Lo dichiara il Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia.

“Evidentemente – prosegue la nota – la rete idrica formiana non ha bisogno di pezze, ma di un cospiquo piano di investimenti che Acqualatina, con la complicità dei sindaci dell’ATO4, non ritiene di dover fare, se non in minima parte. D’altronde per i nostri politici pare che vada tutto bene.

Lo conferma il fatto che ad oggi tranne qualche flebile lamentela, non solo nessuno dei sindaci dell’ATO4, in particolare il nostro, ha messo in piedi un contenzioso con Acqualatina per mandarla via, ma nemmeno ha deciso di chiedere i danni per i disastri che ha accumulato in questi anni la società italo-francese.

Le coperture politiche, trasversali agli schiaramenti politici, di cui gode sono note a tutti, tanto da permetterle di fare il bello e il cattivo tempo. Lo conferma la bocciatura, in consiglio comunale, della proposta di iniziativa popolare contro il distacco dei contatori.

Il consigliere Bortone ha avuto il coraggio di offendere i 400 cittadini di Formia che hanno firmato la delibera, sostenendo che è impossibile vietare ad Acqualatina di staccare i contatori, perché la legge glielo consente.

Dimenticando però che la storia di Acqualatina nella nostra città è stata caratterizzata da un comportamento doloso.
Così come l’accusa di Francesco Carta che ci ha accusato di essere degli “arruffa popolo”, semplicemente perché abbiamo provato a smontare il castello di bugie, dietro cui si nascondo i nostri politici, pur di sostenere l’operato di Acqualatina.

D’altronde se nei vari consigli comunali si litiga su tutto, quando si tratta di discutere di acqua la sola parola “Acqualatina” ha l’effetto di ricompattare il fronte politico.

Lo conferma la sciagurata decisione della regione Lazio di regalare 18milioni di euro (soldi pubblici ovviamente) ad Acqualatina per la realizzazione di due dissalatori nelle isole pontine, impianti che invece doveva essere realizzati, già nel 2006, con i soldi delle bollette che il gestore ha incassato in questi anni.

Un vero golpe finanziario – conclude il comitato – perpretato a danno di tutti i cittadini della regione Lazio, che speriamo qualcuno porterà all’attenzione della Corte dei Conti, che sappiamo essere inflessibile quando si tratta di sanzionare gli illeciti economici di quei partiti, che hanno trasformato la cosa pubblica in terra di conquista per sé e i propri amici”.

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