MINTURNO – Sono tornati a parlare con il sindaco Paolo Graziano dopo cinque mesi. A nulla è servita la delibera di giunta con la quale era stato promesso che il debito nei confronti dei 15 tecnici istruttori dei condoni edilizi sarebbe stato riconosciuto tra i debiti fuori bilancio. Quei soldi sono “spariti”, il capitolo relativo a tali compensi in attesa di pagamento da quindici anni infatti non compare in bilancio.
E’ dal 2000 che attendono di essere retribuiti per pratiche i cui compensi sono già stati incassati dal Comune di Minturno in quanto versati dai cittadini. Si tratta di una somma di circa 270mila euro.
Erano soltanto in quattro i tecnici questa mattina. Il primo cittadino ha ribadito che la situazione non è cambiata: da una parte un dirigente che non firma, dall’altra altre richieste di rendicontazione, dall’altra ancora l’amministrazione ha le mani legate e così via. Insomma, un rimpallo di responsabilità. Anche questa volta per i tecnici non si è risolto nulla.
Ma proprio per superare questa situazione di stallo ognuno dei 15 tecnici aprirà un contenzioso contro il Comune di Minturno al fine di ottenere quanto spetta ad ognuno. L’amministrazione comunale si vedrà quindi recapitare decreti ingiuntivi e altre richieste di risarcimenti danni. Tra l’altro, da quanto si apprende, è stato già presentato nelle scorse settimane un esposto alla Guardia di Finanza, nel quale si denuncia l’utilizzo improprio dei soldi destinati al pagamento delle pratiche di condono ai tecnici e sembra che un nuovo esposto sarà consegnato a breve ai Carabinieri di Scauri.
L’incontro si è concluso con la volontà del sindaco Graziano di ripartire con un’altra modalità, una sorta di anno zero per i condoni, regolamentando le pratiche e non incappare nuovamente nell’incresciosa situazione che si è verificata in questi anni.
Giuseppe Mallozzi