CASSINO – Ieri il Tribunale di Napoli ha emesso Sentenza di condanna in sede di processo immediato nei confronti degli appartenenti al sodalizio camorristico di Mondragone arrestati durante l’operazione “Sistema Perfetto” del dicembre 2013.
Le indagini, allora partite per un’estorsione ai danni di un commerciante cassinate, portarono a svelare il gruppo camorristico e le proprie attività criminali dedite all’usura ed alle estorsioni nella zona domizia e dell’intero basso Lazio.
Il capo dell’organizzazione criminale è stato condannato a 5 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo camorristico e per i reati di estorsione riconoscendogli i benefici derivanti
dalla sua collaborazione con la giustizia.
Altri 2 membri del gruppo sono stati invece condannati ad 8 anni di reclusione per i reati di estorsione aggravata ed un altro a 2 anni e 4 mesi per usura.
Veniva quindi riconosciuto il sodalizio camorristico e le attività evidenziate dalle indagini espletate dal personale della Squadra Informativa del Commissariato di Cassino, tant’è che a seguito delle
contestuali indagini patrimoniali , completamente eseguite dallo stesso personale della Polizia di Stato, il Tribunale di Napoli emetteva nello stesso dispositivo di sentenza il provvedimento di confisca dei beni finanziari, mobili ed immobili nei confronti degli imputati e delle loro famiglie.
Con la precisione venivano confiscati tutti i conti correnti bancari e postali degli imputati e dei loro familiari nonchè 1 villa, 1 appartamento, 1 magazzino commerciale, 2 società, 6 autoveicoli e 2
motocicli per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.