FORMIA – Record di incendi boschivi nel sud pontino. Secondo i dati della protezione civile regionale è l’area da Terracina fino al fiume Garigliano la più colpita dell’estate 2015. Due o tre incendi al giorno stanno tenendo in continua allerta il corpo forestale e le associazioni di volontari a supporto da diverse settimane.
“La gravita della situazione – Spiega Aldo Baia – è dovuta alle alte temperature ed ai continui cambi di direzione del vento. Ieri i volontari sono intervenuti a dare man forte ai colleghi di Fondi in località Pantano. Erano appena rientrati da un vasto incendio in località Monte Tortone. Ad impegnarli tutta la notte le fiamme che hanno avvolto il costone della montagna, avvicinandosi pericolosamente alle abitazioni dove hanno collaborato con i vigili del fuoco. Negli ultimi giorni hanno messo le fiamme in fuga a Castelforte, Suio Terme, la pineta di Selvacava alle pendici del Monte Fammera.
“Cominciamo ad accusare una certa stanchezza, considerando che il 90% di questo tipo di incendi viene spento dai volontari delle diverse associazioni di protezione civile. Il compito di effettuare le misurazioni esatte degli ettari andati perduti spetta al corpo forestale, affianco al quale lavoriamo quotidianamente. Nella mia esperienza l’ondata di roghi di questi giorni rappresenta però un vero e proprio picco. Vorrei sottolineare – conclude – il lavoro infaticabile di tutti i volontari del comprensorio, affiancati nel loro lavoro dagli elicotteri della protezione civile della base di Gaeta e di Fondi”.
“La Fenice” ha operato ieri affianco ai ragazzi dell’associazione Ver (Volontari Emergenza Radio Sud Pontino) negli incendi di Trivio Alta e di Pornito, sotto il Monte Redentore. Il lavoro degli aderenti all’associazione presieduta da Antonio Tomao va avanti da 72 ore senza sosta. Sono andati a dormire stanotte con i monti Aurunci ancora in fiamme, dopo aver passato un’intera giornata sotto al sole, consolati da uno magro panino. Martedì alle 11 la prima chiamata su Monte Redentore, in località “Canale Pornito” fino all’estinzione delle fiamme verso le 16 grazie all’intervento di un canadair e di due elicotteri uno della forestale ed uno della protezione civile. Nella nottata tra mercoledì e giovedì sono stati dirottati in località Piroli ed alla “Sughereta”.
Per poi trasferirsi in località “canale Bocca di Rivo”e nella zona al di sopra di “Oasi Belvedere” quasi fino all’alba. Ieri pomeriggio e stanotte sono tornati invece nuovamente sulle colline dietro Castellonorato e Monte Redentore per contenere un fronte di fuoco di diversi chilometri. Una lotta impari che ha visto i ragazzi del Ver insieme al corpo forestale, ai pompieri ed alle altre associazioni tentare, di contenere un fronte di diversi chilometri. Le fiamme hanno continuato ad ardere tutta la notte, nonostante l’intervento dei canadair dei vigili del fuoco e degli elicotteri della protezione civile.
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