SANTI COSMA E DAMIANO – “La vera bellezza, dopo tutto, sta nella bellezza del cuore“. E’ così che la definisce Gandhi. Domenica 26 luglio alle ore 21.00 in località Campomaggiore, torna per il secondo anno consecutivo la speciale raccolta fondi “La cozza si fa bella”, dedicata all’acquisto delle strumentazioni medicali necessarie e utilizzabili per la comunità.
Il dott. Erminio Di Nora e il dott. Antonio Cavallo, ideatori del Progetto insieme alla Presidente dell’Associazione Mamma Margherita, Cristina Vezza, hanno chiesto al giovane Francesco Conte, artista di Minturno, di rappresentare la cozza con la quale è stato realizzato il manifesto.
“L’immagine che si vuole offrire è quella della ricchezza d’animo, del frutto che coltiviamo dentro di noi, dell’Amore che cresce e il cui concime non è rappresentato dalla custodia esterna, bensì dal suo contenuto – ha affermato Di Nora, da sempre in prima linea per aiutare i meno fortunati – Durante tutto il corso dell’anno molte sono state e tante altre saranno le rappresentazioni legate al ritrovato spirito di comunicare senza utilizzare strumenti virtuali come quelli che molti, troppi usano senza neanche conoscersi, senza la possibilità di poter condividere le emozioni ascoltando la voce del proprio interlocutore. “
“Aprire il proprio guscio è importante – ha continuato Di Nora – affinché la vita riesca a mostrarsi in tutta la sua bellezza, la sola che continuerà a vivere dopo di noi” e a suggellare questo pensiero ha voluto ricordare le parole di un grande uomo, Peppino Impastato:
«Se si insegnasse la bellezza alla gente, le si fornirebbe un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità: si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».
La cittadinanza è invitata tutta a partecipare.
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