MINTURNO – E’ una delle “cattedrali nel deserto” del Comune di Minturno. Come lo è l’ex fabbrica di laterizi Sieci di Scauri, così anche l’ex Casa del Contadino di Santa Maria Infante, che ha ospitato l’asilo nido “Tecla Fedele”. Una struttura oggi fatiscente, i cui lavori dovevano essere terminati da un pezzo e invece sono stati interrotti per problemi burocratici, mentre quelli già effettuati rischiano di essere mandati in malora a causa della mancata copertura del tetto. L’immobile torna alla ribalta della cronaca per una vicenda curiosa.
“Il fabbricato – continua la signora nella lettera – ricade in Zona B1 del Piano regolatore generale del Comune di Minturno, in area soggetta a vincoli, anche nei riguardi del Ptpr”.
Una situazione kafkiana per il Comune di Minturno, da sempre proprietario dell’immobile dopo una donazione. Anzi, sulla struttura pendono anche dei cospicui finanziamenti regionali, ottenuti grazie all’interessamento dell’ex consigliere regionale Romolo Del Balzo.
La signora è stata quindi diffidata dall’esecuzione delle opere fino alla definizione degli accertamenti in merito alla proprietà del bene.
L’ex Casa del Contadino ha ricevuto un finanziamento regionale nel 2008 pari a 420mila euro in totale (si tratta in realtà di due finanziamenti, il secondo concesso per la continuazione dei lavori). Nel 2009 l’allora giunta Sardelli diede il via ai lavori di ristrutturazione. La struttura è stata pensata per ospitare un museo della memoria, con particolare attenzione alla Seconda Guerra Mondiale combattuta proprio nella frazione di Santa Maria Infante tra i centri più colpiti dal conflitto bellico. Sarebbero stati ospitati anche spazi per associazioni e per i giovani oltre che ad usi e costumi locali.
Risulta, inoltre, dalla determina n. 113 del 30 aprile 2013 del servizio lavori pubblici la liquidazione dei lavori svolti dalla ditta Logos di Cassino (la stessa che ha effettuato le indagini alla scuola di Balbo) per prove di carico solai di copertura pari a un importo di 1.063, 59 euro. In particolare, sono stati effettuati diversi interventi quali: indagine tecnologica, prova di carico, rilievo geometrico di barre d’armatura mediante calibro digitale centesimale, certificazione delle prove. La richiesta di questo servizio da parte del settore lavori pubblici è del 22 gennaio 2013.
Sempre durante il consiglio comunale del 13 marzo dello scorso anno l’assessore Saltarelli aveva assicurato che i lavori di completamento dell’opera sarebbero ripresi a breve. Ma ad oggi la situazione resta ferma, con un immobile di un’importanza storica notevole avvolto dai rovi e il rischio concreto di perdere i preziosi finanziamenti regionali.
Giuseppe Mallozzi