FORMIA – Mancano ormai pochi giorni alle vacanze pasquali, primo vero test in vista della stagione balneare. Gli imprenditori si fanno i conti sulle aree da risistemare e sulle attrezzature da cambiare. Mentre in nove sono rimasti gelati dalla revoca della graduatoria provvisoria che dopo 18 anni avrebbe dovuto trasformarsi in definitiva per assegnare altrettante concessioni, arriva dal consiglio di stato un parere negativo anche per il “Lido Sirene” di Gianola.
Nel 1993 il titolare aveva chiesto di ampliare la propria concessione di una ventina di metri lineari, fronte mare, ma la capitaneria si era rifiutata. Il tar ritenne le motivazioni del provvedimento del diniego non sufficienti e passò la palla al comune di Formia che, nel frattempo, era diventato competente sul demanio turistico. E proprio il comune quella richiesta di concessione non l’ha mai accolta. A ragione, anche secondo il giudice amministrativo di appello.
Il piano di utilizzo spiagge (anche se adottato da comune di Formia nel 1997, cioè dopo la presentazione del primo ricorso) riserva infatti, nel rispetto della normativa regionale il 30% delle aree demaniali alla pubblica fruizione e l’arenile oggetto in questione è fra quelli rientranti nella categoria. Escluso anche il risarcimento di un eventuale danno.