SESSA AURUNCA – Pericolo di inquinamento alla foce del Garigliano. Nel canale di bonifica, denominato Trenta Palmi, e che sbocca proprio nel fiume che divide Campania e Lazio, sul quale affaccia anche il Comune di Minturno, si sono riversati migliaia di litri di acqua contaminata, contenente enormi quantità di detersivi e acidi provenienti dalla fabbrica Cleprin di Sessa Aurunca, oggetto tre giorni fa di un incendio di origine dolosa attribuito ad una ritorsione della camorra per il quale sono intervenute quattro autobotti dei vigili del fuoco e ben cinque ore di lavoro.
L’acqua utilizzata per spegnere il rogo è finita nelle vasche di accumulo della fabbrica, le quali non sono riuscite a contenerla, determinando il riversamento del canale Trenta Palmi.
Come già detto, l’acqua contiene enormi di detersivi, acidi e tensioattivi, come confermato anche dalle analisi dell’Arpac. In questi giorni si è registrata la distruzione della fauna del canale, portando alla morte di migliaia di pesci. In seguito alle analisi effettuate il commissario straordinario del Consorzio Aurunco di Bonifica, Angelo Barretta, ha ritenuto opportuno emettere il divieto di utilizzo dell’acqua di alcuni tratti di canali per scopo irriguo.
Da ieri gli operai del Consorzio stanno fermando questa ondata di pesci morti utilizzando delle reti onde evitare che finiscano nel fiume e poi sulle spiagge, compromettendo la stagione turistica.
Nella giornata di oggi il personale dell’Asl di Caserta si è recato sul posto per prelevare e smaltire gli esemplari di pesce morto. Monitorano la situazione anche gli attivisti di Big Brother Ambiente di Cellole.
Giuseppe Mallozzi
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