LATINA – «Sta per aprirsi una nuova fase per la sanità del Lazio e per quella della provincia di Latina: stiamo infatti per chiudere la lunga e pesante fase del commissariamento che ha costretto la Regione entro rigorosi limiti di spesa impedendo l’assunzione di personale se non attraverso lo strumento delle deroghe al blocco del turn over».
Questo il commento del consigliere regionale Enrico Forte alla notizia dell’ottenimento della certificazione di un disavanzo attestato al di sotto del 5% del budget, requisito essenziale per aprire la fase dell’uscita dal commissariamento.
“In questi due anni e mezzo – sottolinea Forte – abbiamo dovuto gestire la sanità procedendo con grande difficoltà soprattutto nel potenziamento dell’organico delle strutture a causa di un pesantissimo deficit che ha portato al commissariamento: nonostante ciò abbiamo operato tagliando gli sprechi e fornendo comunque ai cittadini il migliore servizio possibile.
Da oltre 2 miliardi di disavanzo registrati nel 2007 siamo passati a 367 milioni nel 2014, cifra certificata dal Tavolo tecnico che ha peraltro sbloccato 204 milioni di euro, risorse fondamentali per la sanità laziale e della provincia di Latina. Oggi possiamo dire che i conti sono in ordine tanto che siamo passati dal 15 al 39% sulle deroghe al turnover dal secondo semestre del 2015 e nel 2016 ci sarà addirittura un progressivo sblocco dopo il via libera sulle dotazioni organiche.
Il programma regionale prevede inoltre un potenziamento del sistema di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori e l’apertura, entro la fine di quest’anno, di cinque nuove Case della salute, strutture fondamentali per garantire l’assistenza anche nelle aree dove sono stati dismessi gli ospedali.
I risultati ottenuti grazie ad una ricetta fatta soprattutto di rigore e sacrifici, in particolare per gli operatori delle strutture sanitarie della nostra provincia, ci consentono oggi di essere ottimisti rispetto al futuro e di dire che la fase più buia è stata superata visto che si è anche concluso l’accreditamento di tutte le strutture private del Lazio e si sta per aprire la fase di accreditamento di quelle pubbliche.
Adesso l’obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio, quello del “Santa Maria Goretti” Dea di II livello e dell’ospedale di Formia “Dono Svizzero” Dea di I livello appare più vicino e raggiungibile. Abbiamo voltato pagina – conclude Forte – e restituito dignità al modo di gestire la sanità senza sottrarre servizi agli utenti”.
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