LATINA – “Ribadendo la mia totale fiducia nella magistratura sana, quella che grazie ad un’accurata indagine è riuscita a portare alla luce l’esistenza di un sistema corrotto all’interno del tribunale di Latina, auspico che questa sia l’occasione per verificare fino in fino in fondo la correttezza di tutte le procedure relative a casi di fallimento dei quali si sono occupate le persone oggetto dell’indagine, a tutela dei lavoratori e degli imprenditori coinvolti. Dalle istituzioni e dalla politica deve partire un messaggio chiaro che ribadisca l’esigenza di totale trasparenza in ogni pratica e riaffermi il principio della legalità”. Enrico Forte, consigliere regionale del PD, commenta così lo scandalo che ha travolto il Tribunale di Latina e che ha portato all’arresto del giudice Lollo.
“L’inchiesta avviata dalle Procure di Latina e Perugia che ha coinvolto un giudice del Tribunale di Latina oltre ad alcuni commercialisti e consulenti operanti nell’ambito delle procedure fallimentari – sottolinea Forte – ha portato alla luce uno scenario inquietante rispetto alla gestione di un settore delicatissimo per l’economia del territorio pontino, scenario sul quale attendiamo che sia fatta piena luce. Il quadro emerso finora ci restituisce l’immagine di un sistema pesantemente corrotto organizzato da un gruppo di persone, tra le quali un magistrato, una cancelliera del Tribunale ed un brigadiere della Guardia di Finanza, che da tempo si arricchiva distraendo denaro ai danni di aziende fallite.
Una pratica ancora più odiosa – conclude il consigliere regionale – visto che è stata messa in atto colpendo soprattutto centinaia di lavoratori rimasti senza occupazione in un contesto economico complessivamente difficile a causa di una crisi che si protrae ormai da tempo”.