FORMIA – Il Circolo “Enzo Simeone” del partito della Rifondazione Comunista interviene nuovamente sulla questione degli edifici religiosi.
Si legge nella nota: “L’art. 7 della L.R. (LAZIO) n. 27 del 09.03.1990 stabilisce che: “in ciascun Comune l ’8% delle somme riscosse per oneri di urbanizzazione secondaria dovute, senza tener conto degli scomputi che i titolari delle concessioni abbiano eventualmente ottenuto per la esecuzione diretta di opere di urbanizzazione secondaria e per la concessione delle relative aree, è accantonato in apposito fondo destinato alle opere per nuove chiese ed edifici religiosi nonché ad intervento di manutenzione e per ampliamento, ristrutturazione, restauro, dotazione di impianti di chiese esistenti”.
La Curia Diocesana di Gaeta ha comunicato nel periodo 2005-2015 i seguenti beneficiari: Annualità 2005: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” e “Parrocchia Sacro Cuore di Gesù”; Annualità 2006: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista”; Annualità 2007: Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù – loc. Vindicio”; Annualità 2008: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista”; Annualità 2009: Parrocchia “Cuore Eucaristico di Gesù – loc. Penitro”; Annualità 2010: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”; Annualità 2011: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”; Annualità 2012: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”; Annualità 2013: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista; Annualità 2014: Parrocchi “S. Erasmo V.M.”.
Con deliberazione di giunta comunale N. 183 del 22.07.2015 l’attuale amministrazione comunale ha indicato i seguenti impegni a residuo delle somme a disposizione da liquidare: Anno 2009: Parrocchia “Cuore Eucaristico di Gesù – loc. Penitro” (€ 454.84); Anno 2010-2011-2012: Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” (€ 1.076,77; € 1.962,77; € 8.150,45); Anno 2013: Parrocchia “S.S. Lorenzo e Giovanni Battista” (€ 9.372,88); Anno 2014: Parrocchia S. Erasmo V.M. ( €2.529,38).
Un totale di oltre 23mila euro regalati alla Curia Diocesana di Gaeta per ristrutturare beni che in paesi molto più civili del nostro sarebbero tutti a carico di chi li utilizza, che nella totalità dei casi ne è anche proprietario. Il nostro non è un comunicato tanto per fare rumore ma è l’ennesima occasione che ci permette di continuare a portare avanti la nostra denuncia sui costi occulti che gravano sui cittadini, con questi ultimi che spesso nemmeno sanno di dover pagare.
L’ennesima modalità di voto di scambio che lascia sgomenti chi crede, come noi, nella formula “libera chiesa in libero stato”. Questa tassa occulta fa il paio con i mancati introiti dovuti all’illegittima esenzione di cui godono le scuole paritarie, molto spesso religiose, nel pagamento della tassa sugli immobili.
D’altronde nessuno ha ancora risposto alla domanda che abbiamo posto qualche giorno fa e cioè: «se le scuole religiose di Formia pagano la tassa sugli immobili oppure no». Speriamo che lo faccia il neo-assessore al bilancio Treglia.
Concludiamo una riflessione: Con tutti i soldi che i “partiti pro-chiesa” hanno regalato (e continuano) agli enti religiosi e alle associazioni amiche siamo sicuri che si sarebbe potuto (e si potrebbe) finanziare senza problema alcuno il reddito di cittadinanza, con il quale dare non solo una risposta al disagio economico nel quale versano milioni di cittadini e cittadine, ma anche dare una nuova dignità sociale a chi è stato messo ai margini della società, in quanto privo di reddito.
Peccato – conclude Rifondazione Comunista – che invece di lavorare in tal senso si preferisca invece continuare ad alimentare questo sistema clientelare che di fatto ruba ai poveri per dare ai ricchi”.