CASSINO – “Dai dati resi noti del Ministero dell’Ambiente, la Regione Lazio rappresenta una delle aree con la maggior concentrazione di amianto su scala nazionale con riferimento all’anno 2013. Un dato allarmante che da una parte conferma la criticità con la quale siamo costretti a convivere quotidianamente (l’evidente presenza di eternit sugli edifici privati e pubblici) e dall’altra certifica gli irrilevanti esiti ottenuti in tema di bonifica e smaltimento in oltre vent’anni dalla messa al bando del pericoloso materiale”. A dichiararlo è Antonio Vecchione, esponente di Forza Italia.
“È ormai di vitale importanza – prosegue – adoperarsi ancora di più e con maggiore impegno sia sulle proprietà pubbliche che su quelle private per rendere possibile che, quanto prima, si possa discutere dell’amianto nel nostro territorio come un problema in via di risoluzione.
Pertanto, chiedo alla Giunta Comunale di Cassino a farsi carico della problematica in tempi rapidi, pianificando concrete operazioni di smaltimento. Con il mio intervento chiedo un maggiore impegno per una precisa azione informativa, di sollecitazione e di sostegno, che consenta alle numerose aziende di aderire ai Bandi INAIL. Tale opportunità prevede infatti la richiesta di contributi in conto capitale (fino al 65% dell’intero investimento) per interventi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, compresa la bonifica e lo smaltimento dell’eternit.
Una delle difficoltà legate alla grave presenza di amianto sul territorio è infatti correlata agli elevati costi di smaltimento, costi che molte aziende non riescono a fronteggiare o preferiscono rimandare a periodi più migliori. È quindi fondamentale che ogni incentivo economico in tale direzione venga intercettato e utilizzato con il contributo dell’amministrazione locale, posto che la collettività trarrebbe beneficio dalla rimozione dell’amianto.
Occorre infine sollecitare la Regione affinché venga istituito un fondo permanente per la bonifica e lo smaltimento dell’eternit, sia su proprietà pubbliche che private”.