Formia / Bardellino presidente dell’Aeop con il placet dell’Associazione Caponnetto

FORMIA – L’indagine sulla sezione formiana dell’Associazione Europea Volontari di Polizia, che ha coinvolto Ernesto Bardellino, fratello di Antonio, indiscusso capo del clan dei Casalesi e a sua volta indagato per diversi reati nonché sorvegliato speciale, insieme ad altre tre persone, ha un clamoroso risvolto.

Ernesto Bardellino

L’apertura della sede a Formia dell’Aeop venne infatti pubblicizzata con il nome del sedicente presidente Ernesto Bardellino anche sul sito online dell’Associazione Antimafia “Antonino Caponnetto”. Sono in corso verifiche da parte del Procuratore capo della Repubblica di Cassino, Paolo Auriemma, e il Questore di Latina, Giuseppe De Matteis, sul perché il segretario nazionale dell’associazione, Elvio Di Cesare, non abbia segnalato alle forze dell’ordine una simile anomalia. Le indagini sono iniziate nelle scorse settimane quando Ernesto Bardellino e il segretario dell’associazione formiana, Giuseppe Favoccia, hanno inviato al sindaco Sandro Bartolomeo una lettera in cui lo invitavano ad usufruire dei servizi dell’associazione di volontariato sottolineando che: “Se in questa città esiste un cancro da estirpare chiamato camorra, noi abbiamo i mezzi e la disponibilità per combattere questo cancro”.

In quattro, come già detto, sono finiti denunciati per false attestazioni a Pubblico Ufficiale e usurpazione di titolo. Si tratta di Ernesto Bardellino; Gianpaolo D’Angelis, 43 anni, di Formia; Giuseppe Favoccia, 65 anni, di Formia, fratello dell’autista dell’ex sindaco Michele Forte e dell’attuale sindaco Sandro Bartolomeo; Vincenzo Cornelio, 55 anni, di Minturno.

I tesserini

L’associazione aveva chiesto al sindaco Sandro Bartolomeo un locale di proprietà comunale dove allocale la propria sede, non più disponibile in via Appia lato Napoli – III trav. n.22. Richiesta alla quale il Comune di Formia non ha mai risposto. Da rimarcare, inoltre, anche il silenzio della stampa tradizione sull’argomento, dal momento che fu rilasciata una nota nel 2013, anno di nascita dell’associazione.

Nel maggio di quell’anno, infatti, viene pubblicato un comunicato stampa – ripreso anche dall’Associazione “Caponnetto” – sull’inaugurazione della sede di Formia, sita in via Appia lato Napoli – III trav. n.22, di una sezione dell’Associazione Europea Operatori Polizia (A.E.O.P.).

Nella nota viene specificato che l’associazione è “presieduta a livello provinciale dal Cav. Ernesto Bardellino, già membro del Sovrano Militare Ordine di Malta, il quale, forte della sua esperienza e nel costante spirito di servizio e di solidarietà che ne ha contraddistinto l’operato, si è prodigato per uno sviluppo ed un potenziamento dell’Aeop in tutta la nostra provincia”. La Procura di Cassino sta indagando anche sulla questione dei titoli di Bardellino: cavaliere e membro del Sovrano Militare Ordine di Malta, che appaiono quantomeno “strani”, visti i precedenti penali. Si ravvisano ulteriori reati di falso e usurpazione di titolo. Le indagini coinvolgono anche i controlli sulle richieste effettuate per creare l’associazione.

Tra gli scopi del sodalizio, che riguardano l’associazionismo di volontario e protezione civile, vengono elencati “la promozione e la tutela dei diritti della persona, mediante l’assistenza e/o la vigilanza, prioritariamente nei confronti di portatori di handicap, anziani, emarginati e minori; la protezione, la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente, della cultura e del patrimonio storico ed artistico, nonché la promozione e lo sviluppo delle attività connesse; la Protezione Civile, nell’ambito della normativa vigente, in tutte le sue caratteristiche e forme, cioè: previsione, prevenzione, anche sanitaria, trasporto sangue, organi ed emodializzati; tutela della natura e dell’ambiente”. Scopi che però superano quanto previsto dallo statuto della Aeop, dove è espressamente scritto che “la Protezione Civile non si limita ad intervenire in caso di disastri e calamità per portare soccorso, (la c.d. ‘gestione dell’emergenza’) ma buona parte delle attività è destinata alle attività di previsione e prevenzione”. Quindi nessuna attività che riguarda per esempio trasporto sangue o vigilanze nei confronti di anziani.

Si legge ancora in quella nota che l’Aeop di Formia ha fatto il suo esordio durante “nell’incontro con i candidati a Sindaco, tenutosi presso la tenda ‘Mater Divine Gratie’ di Gianola”. “In tale occasione – viene specificato – è stata anche consegnata ai vari candidati a sindaco una presentazione ufficiale dell’associazione, in cui si precisano le sue finalità e si manifesta la disponibilità a collaborare fattivamente con la prossima amministrazione comunale che uscirà dalle consultazioni del 26/27 Maggio”.

A margine di quell’incontro, Gennaro Varriale, segretario del Circolo “Enzo Simeone” di Rifondazione comunista e all’epoca anche candidato a sindaco di Formia, ha rilasciato una breve nota: “Ero presente, con altri candidati a sindaco, nella tenda ‘Mater Divine Gratiae’ di Gianola per incontrare i cittadini e il Comitato civico ‘Mamurra’, che mi aveva invitato, e discutere dei problemi del quartiere di Gianola/Santo Janni. In quell’occasione non ho ricevuto alcun tipo di presentazione o documento da parte dell’associazione europea operatori di Polizia, né del suo Presidente, sig. Ernesto Bardellino (che non conosco personalmente), né da persone ad essa affiliate. Anzi, la presenza di rappresentanti di tale Associazione non mi è stata nota, finché non ho letto le dichiarazioni del suo Presidente sulla stampa”.

Proseguono le indagini della Procura di Cassino sulla documentazione inviata, attestante l’incensuratezza dei quattro coinvolti e gli eventuali mancati riscontri da parte dell’Aeop nazionale e addirittura della Prefettura di Latina.

Giuseppe Mallozzi

L’Associazione Caponnetto ha inviato una precisazione al presente articolo (Leggi Qui).

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