Itri / Una fiaccolata “spenta” per dire basta agli incendi

ITRI – Una fiaccolata “spenta” per dire basta ai numerosi incendi che hanno bruciato l’intero sud pontino da Fondi fino al Garigliano. Un gruppo di cittadino ha pensato di organizzare l’evento per dare un segnale contro i piromani che, senza scrupoli, stanno distruggendo il territorio. E’ stata fissata per domenica 23 agosto, alle ore 21, a Itri, uno dei centri più colpiti, la fiaccolata simbolica che proseguirà per le strade della città ma senza fuoco. Le fiaccole, infatti, saranno spente per dire basta ai roghi.

“A tutt’oggi – spiegano gli organizzatori – l’estate 2015 già segnala l’80,6% in meno di precipitazioni ed una temperatura minima di 0,6 gradi superiore alla media, fattori che alimentano il rischio incendi. Attualmente il fuoco costituisce la minaccia più seria per il patrimonio boschivo italiano, con circa 9200 incendi all’anno ed una media di 100.000 ettari di territorio danneggiati o distrutti, di cui circa la metà di aree verdi.

Questi sono solamente alcuni numeri che delineano l’aspetto distruttivo degli incendi boschivi che provoca, anche indirettamente, danni di natura economica, ecologica e sociale, oltreché, nel lungo periodo, il pericolo di innesco di processi di degradazione del già di per se fragile ecosistema forestale.

La provincia di Latina è la seconda più colpita in tutta Italia ed in particolar modo il sud pontino. Siamo stanchi di questa cruda ripetitività, che da decenni, ci porta a dover vedere spettacoli scandalosamente raccapriccianti.

E’ arrivato il momento di dire basta. Il nostro scopo è quello di portare verso una presa di coscienza collettiva sulla necessità di affrontare il problema alla ‘radice’. Perché in fondo al quasi perenne stato di emergenza in cui giace il nostro Paese (per esempio, il dissesto idrogeologico, ecc.), che riguarda inevitabilmente anche il settore della lotta agli incendi boschivi, vige un problema principalmente culturale”.

“Manca spesso l’informazione che la pianificazione – concludono gli organizzatori – e l’organizzazione sono necessarie in una gestione integrale del problema che intenda risolverlo o perlomeno attenuarlo il più possibile, e che l’estinzione dovrebbe essere solamente l’ultima inevitabile fase di un lungo processo di prevenzione”.

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