MINTURNO – “Il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, relativo alla proposta della giunta comunale su bilancio annuale e pluriennale, certifica il default amministrativo ed economico in cui Paolo Graziano ha condotto il Comune di Minturno”. Lo dichiara il consigliere comunale del Partito Democratico di Minturno, Gerardo Stefanelli, in merito alla relazione presentata dai Revisori dei Conti sul bilancio di previsione 2015 nel quale evidenziano alcune criticità definendolo “non attendibile”.
“Le parole dei revisori – continua Stefanelli – puntano il dito contro le scelte del Sindaco e della Giunta e contro un modo di amministrare che non rispetta la veridicità e la legittimità, né assicura l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa.
Il parere sfavorevole dei Revisori non è legato soltanto alla questione, seppur estremamente rilevante, dei debiti fuori bilancio (questione oramai conosciuta da due anni e volontariamente trascurata dall’Assessore Colacicco) ma riguarda le stesse modalità di costruzione del bilancio. Lo stesso responsabile del servizio finanziario chiama in causa i propri colleghi, rei di non avergli fornito le necessità dei propri settori. Una dichiarazione molto grave, che il sottoscritto stenta a ritenere corrispondente alla realtà.
Una situazione di caos, quindi, che si riflette sulla qualità e quantità dei servizi resi ai cittadini e che ha relegato la nostra comunità ad un profondo ed inarrestabile declino. Sarebbe meglio per tutti finirla qui invece che sottoporre il Comune e la cittadinanza ad altri due anni di questo governo cittadino.
È fallito un progetto politico-amministrativo ed è fallito principalmente per colpa del duo Graziano-Colacicco: sono loro ad aver eretto in questi anni muri invalicabili contro ogni possibile cambiamento dello stile politico e dell’azione amministrativa.
Accanto a ciò non va sottaciuto che emerge impietosamente, dalla relazione dei Revisori, l’incapacità di alcuni Assessori a gestire i settori ad essi affidati. Comprendo che ci siano consiglieri che hanno una maledetta paura della prossima tornata elettorale, sono però convinto che, anche per loro, continuare in questo modo sia solamente una lunga e dolorosa agonia che li renderà alla fine impresentabili agli occhi della gente.
La proliferazione di liste civiche, di gruppi consiliari e di appoggi esterni più o meno espliciti non hanno fatto altro che peggiorare la condizione politica della maggioranza: diffidenze, egoismi, primogeniture, hanno di fatto reso non più omogenea la compagine e quindi non più in grado di stimolare e sostenere una convinta ed operosa azione di Governo.
Alcuni giovani colleghi (come me alla prima esperienza comunale) – conclude Stefanelli – hanno visto i loro buoni propositi travolti da una politica di bassissimo livello. Forse per loro, questa è l’ultima occasione per riscattarsi e per ridare colore ai propri sogni e al proprio amore per il paese”.