ITRI – E’ stata una domenica, quella di ieri, 9 agosto 2015, di preghiera contro gli incendi, promossa da padre Antonio Rungi, religioso passionista della comunità del Santuario mariano della Civita. Il sacerdote nella messa delle ore 8.00 e in quella delle ore 18.00 nella Chiesa del convento dei padri passionisti di Itri, ha fatto pregare tutti i fedeli presenti (un buon numero soprattutto nella messa del mattino) “finiscano gli incendi e la natura così bella non venga più distrutta ed umiliata da mani violente che attaccando incendi su tutto il nostro territorio”.
Padre Rungi si è rivolto particolarmente alla Madonna della Civita, perché “protegga la sua terra, il suo santuario e tutta l’Italia da crimini contro la natura, quali sono gli incendi appositamente provocati da persone interessate a vario genere e per vari motivi alla distruzione dell’ambiente”. Il santuario della Civita è stato sfiorato da incendi, sia venerdì che sabato notte. Le fiamme sono arrivate fino all’altezza di Montefusco e la preoccupazione dei padri, a partire del Rettore del Santuario, padre Emiddio Petringa, è stata giustamente alta.
La preghiera di padre Rungi contro gli incendi è stata recitata anche nelle comunità di Valle Marina e Monte San Biagio, dove sabato e domenica, padre Antonio Rungi ha celebrato l’eucaristia nelle due comunità parrocchiali, dove ci sono stati incendi anche nei giorni scorsi.
“Signore -ha detto il sacerdote nella preghiera dei fedeli – liberaci da quanti incendiano volontariamente l’ambiente e non hanno rispetto di niente. A Te vergine del Monte Civita chiediamo di illuminare le menti di quanti. hanno progetti di devastazione del territorio, affinché recedano dalle loro azioni violente e ritrovano la pace con se stessi, con Dio, con i fratelli e con la natura. Converti, o Maria, il cuore di quanti non cercano Dio e il bene comune, ma solo il loro interesse distruggendo la natura”, ha concluso padre Rungi.
La pioggia della serata, accolta con grande gioia e speranza da tutti, anche per il caldo afoso di questi giorni, ha dato una mano per ridurre al minimo il rischio di nuovi incendi, almeno nei prossimi giorni. E la giornata di domenica, infatti, si sono registrati pochi interventi dei mezzi della Protezione Civile Antincendio.
“Ci auguriamo -ha detto padre Rungi- che la saggezza e la sapienza possa indirizzare verso il vero bene chi agisce a danno della natura e non si verifichino fatti incresciosi come quelli degli ultimi mesi ad Itri e in tutta l’area della catena degli Aurunci e del Parco naturale, che di naturale non ha quasi più niente se non le conseguenze tristi ed angoscianti di intere montagne bruciate”.