MINTURNO – Quello del 17 agosto sarà il banco di prova della tenuta della maggioranza. L’approvazione del bilancio di previsione rappresenta il giro di boa per l’amministrazione comunale a tre anni dall’insediamento, che nelle ultime settimane ha mostrato segni di spaccatura al suo interno.
Negli ultimi consigli comunali, il sindaco Paolo Graziano ha faticato non poco per l’approvazione delle tasse, restando sempre con 8 consiglieri di maggioranza in aula, ovvero il numero minimo insieme al voto del primo cittadino. Addirittura in occasione della Tosap, senza la “stampella” da parte dell’opposizione consiliare (con Giuseppe Tomao, Pino Russo e Raffaele Chianese che sono restati in aula) la maggioranza non avrebbe avuto i numeri nemmeno per mantenere il numero legale.
E questo per le defezioni di alcuni consiglieri comunali, in primis Americo Zasa e Francesco Sparagna sempre più critici nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale. Si aggiungono anche Mario Cardillo, assente negli ultimi tre consigli comunali, ed Elena Conte, che ha abbandonato l’aula in occasione della votazione della Tosap.
Ma da quanto trapela, sembra vi sia più di un malumore proprio in merito alla stesura del bilancio di previsione, in particolare sul parere del Collegio dei Revisori dei Conti che lo hanno dichiarato “non attendibile”. A niente sono servite le rassicurazioni dell’assessore al ramo, Gianfranco Colacicco, al punto che venerdì scorso avrebbe dovuto tenersi una riunione di maggioranza che è poi saltata. La stessa è stata convocata d’urgenza per questa mattina. A quanto pare sono davvero in pochi a volersi prendere la responsabilità di approvare un bilancio che presenta così tante criticità.
Con ogni probabilità, con la riunione di questa mattina, il sindaco Graziano sta cercando di mantenere salde le redini di un carro i cui cavalli stanno prendendo direzioni diverse. E’ chiaro che il futuro di questa amministrazione comunale dipende tutto dall’approvazione del bilancio di previsione, in assenza del quale si scioglierebbe il consiglio comunale aprendo le porte al commissariamento.
C’è da dire, inoltre, che nella nota di convocazione del consiglio comunale, fissato per il prossimo lunedì 17 agosto, alle ore 19, non figura la seconda convocazione, utile in mancanza del numero legale, problema aggirabile con un terzo dei consiglieri. In seconda convocazione, infatti, di consiglieri ne basterebbero soltanto 5 più il sindaco, e non 8. Per cui è probabile che questa mattina si decida di aggiungere la possibilità di andare in seconda convocazione per non correre rischi. All’ordine del giorno figurano tre punti: modifica regolamento Imu; modifica regolamento Tari; approvazione bilancio di previsione 2015, bilancio pluriennale 2015/2017 e relazione previsionale e programmatica 2015/2017.
Infine, un’ultima voce – non confermata – che gira da qualche tempo per i corridoi del palazzo comunale darebbe per prossime le dimissioni del presidente del consiglio comunale Gianni Izzo.
Giuseppe Mallozzi