CASTELFORTE – Maggioranza in crisi a Castelforte, dove ieri sera è mancato il numero legale per approvare il bilancio di previsione 2015. Dopo due ore e 12 minuti di serrato dibattito, il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Felice Pompeo, verificata la mancanza del numero legale, ha sciolto la seduta della massima assise civica.
Ad inizio di seduta, dopo l’inversione dell’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la delibera con la quale ci si oppone alla chiusura unilaterale disposta da Poste Italiane dell’Ufficio Postale di Suio, il Sindaco e i consiglieri presenti, hanno registrato l’intervento del capogruppo Alessandro Testa (gruppo autonomo) che ha sostanzialmente comunicato l’uscita dalla maggioranza sua e di Gianpiero Forte.
A questa comunicazione ha replicato il Sindaco Patrizia Gaetano con questo intervento: “Oltre l’intervento fatto in consiglio comunale desidero sottolineare che sia negli interventi di Alessio Fusco che in quello di Vincenzo Gagliardi è stato evidenziato come fin dall’inizio il comportamento del consigliere comunale Gianpiero Forte è stato di ostacolo all’attività amministrativa della maggioranza della quale faceva parte. Desidero anche sottolineare le parole con le quali Paolo Ciorra nel suo intervento mi ha dato atto di aver resistito a certe insistenti pressioni che se accolte mi avrebbero garantito la prosecuzione dell’attività amministrativa. Ebbene, a queste non ho ceduto, per assicurare a questo paese la libertà che merita. Questa è la mia colpa”.
A seguire sono intervenuti Gianpiero Forte, Giancarlo Cardillo, Paolo Ciorra, Vincenzo Gagliardi e Alessio Fusco. Anche Giancarlo Cardillo e Paolo Ciorra hanno confermato la loro opposizione al governo, pur riconoscendo al Sindaco (da parte di Paolo Ciorra) la “forza” di aver resistito al governo della città per questi tre anni nonostante la situazione di maggioranza.
Alle 21,12 il Consiglio Comunale è stato sciolto e la seduta sarà riconvocata a data da destinarsi. Il consiglio comunale dovrà essere riconvocato entro 20 giorni per poter approvare il bilancio di previsione, pena il decadimento del consesso civico e l’arrivo del commissario prefettizio.
Il sindaco Gaetano dovrà riuscire a ricucire la propria maggioranza per superare lo scoglio del bilancio e continuare anche nei prossimi mesi la propria attività amministrativa.
INTERVENTO INTEGRALE DEL SINDACO PATRIZIA GAETANO AL CONSIGLIO COMUNALE DELL’11 AGOSTO 2015
Questa sera dopo quanto è accaduto in questo Consiglio Comunale prendo atto che non vi è più la maggioranza e che i consiglieri Alessandro Testa e Gianpiero Forte si sono collocati in minoranza, trovando, finalmente la pace.
Tutti penseranno che ciò non costituisce una novità visto quanto è accaduto in questi tre anni e ciò è tanto vero che l’opposizione contro di me da parte dell’ex Sindaco Forte si è manifestata già nel corso della campagna elettorale che nonostante tutto mi ha dato l’onore e l’onere di rappresentare i cittadini castelfortesi.
Merita di essere considerato, inoltre, che la battaglia nei miei confronti ha subito un’impennata di acredine quando è stato nominato il nuovo responsabile dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio che è andato a sostituire una persona andata in pensione dopo 45 anni di servizio. Veniva così meno un altro punto fermo del sistema di potere del quale egli si riteneva depositario.
Tutto questo a dimostrazione del fatto che in fondo in fondo il vero problema non è stata la mia elezione a Sindaco ma ciò che rappresentavo e cioè la persona che aveva occupato il posto di primo cittadino e, quindi, quella sedia di cui egli si riteneva e si ritiene possessore indiscusso.
Sul consigliere Testa non voglio neanche spendere una parola, sarebbe totalmente inutile.
Queste mie dichiarazioni, ve lo assicuro, non rappresentano una reazione al comportamento di Testa e Forte di questa sera ma esclusivamente la manifestazione di un rammarico verso i cittadini di Castelforte che hanno, con il loro voto, affidato a noi le sorti del Comune e che abbiamo comunque deluso.
Mi auguro che nel futuro, alla luce di quanto accaduto e del comportamento incoerente di questa parte della maggioranza, i cittadini, sapranno sicuramente valutare quanto di negativo gli stessi hanno prodotto nella gestione amministrativa.
Nessuno da ciò può tirarsi fuori, io per prima, e sono qui ad assumermi tutte le responsabilità, prima fra tutte quella di essermi illusa che il lupo potesse perdere il vizio oltre che il pelo.
Ve lo assicuro sono stati tre anni di tormento e non c’è nessuna delle cose fatte che hanno trovato la loro condivisione nonostante le decisioni fossero state sempre sottoposte alla maggioranza di cui sono stati componenti fino a questa sera. Del resto basta leggere la stampa per rendersene conto. Forse avrei dovuto staccare la spina molto tempo prima ma se non l’ho fatto non è di certo per la “poltrona” (tanto ambita da altri) ma solo perché sentivo il dovere, di fronte ai cittadini, di dover assolvere alla funzione che loro, in quanto popolo-elettore, mi aveva affidato e soprattutto non volevo passare il timone ad un commissario prefettizio che, per quanto avveduto, capace e accorto possa essere, sicuramente non potrà rappresentare pienamente gli interessi dei cittadini così come un rappresentante del popolo.