GAETA – Prosegue a tappe forzate l’iter giudiziario dell’indagine “Porto sicuro”. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati del dirigente dell’autorità portuale Franco Spinosa, dell’imprenditore Nicola Di Sarno del commercialista di Castrocielo Daniele Ripa e dell’imprenditore siciliano Andrea Di Grandi, è stata la volta ieri per una prima verifica delle misure cautelari fin qui applicate.
A comparire davanti al gip del tribunale di Cassino Angelo Valerio Lanna ed al sostituto procuratore Alfredo Mattei per l’interrogatorio di Garanzia è stato il dirigente di Gaeta, attualmente sospeso dalle sue funzioni. Accompagnato dagli avvocati Claudia Magliuzzi e Vincenzo Macari, Spinosa si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Una decisione dettate probabilmente, più che dalla scelta di collaborare o meno alle indagini, condotte sul campo dal comandante del compartimento marittimo di Gaeta Cosimo Nicastro e dalla volontà di ricostruire il quadro in maniera più completa possibile, cosa non certo facile essendo passato un discreto lasso di tempo dai fatti contestati.
Giudicati troppo pochi evidentemente 5 giorni per fornire una ricostruzione puntuale a fronte di 95 pagine di ordinanza e sostenere un interrogatorio fiume. A quanto risulta le difese starebbero invece lavorando alacremente per confrontarsi davanti al tribunale del riesame.